più rapido il lavoro, in questo caso non è aumentata la produttività, bensì è aumentato lo sfruttamento del. lavoratore, cioè invece di produttività bisogna parlare di supersfruttamento. Se invece l'aumento del 20 °/o nella produzione dipende dal fatto che al lavoro si è associata una maggiore quantità o una migliore qualità di n1ezzi meccanici che ne ha aumen,ato il rendimento a parità di durata e a parità di sforzo. in questo caso si può dire che la produttività è aumentata del 20 °/o. La differenza fra i due fenomeni è dunque 1nolto chiara. La C.G.I.L. ha preso netta posizione a favore dell'au1nento della produttività e contro il supers'}ru,ttamento. Produttività e supersfruttamento hanno effetti diametralmente opposti nei confronti dell'e-conomia nazionale e del destino dei lavoratori. Se infatti si accetta la tesi della C.G.I.L. di aumen1 are la produttività associando al 1avoro una maggiore quantità e una migliore qualità di mezzi di produzione, cioè di avviare un ardito indirizzo di investimenti produttivi, l'aumento della produzione va a beneficio del mercato, che si estende e si allarga, creando maggior capacità di acquisto nelle masse e nuovi stimoli a maggior Biblioteca Gino Bianco produzione: il commercio si ravviva, i lavoratori trovano lavoro e gli stessi industriali guadagnano attraverso il maggior volume di affari: tutti sanno che in ogni azienda vi è una notevole quota di costi fissi, che non cambiano cioè a ,seconda del volume, della produzione, ciò che fa ,sl che a produzione accresciuta corrispondono minori costi unitari, cioè minori custi per ogni unità prodotta. 4 Se in vece si accetta l'indi ~ rizzo padronale di aumentare il supersfruttarnento, cioè di accrescere la durata e l'in- · tensità del lavoro dei lavoratori attualmente occupati anche se i lavoratori vengono in parte compensati per l'incremento di lav,oro che si esige da loro, l'altra parte non va · al mercato ma va ai profitti del padrone: e il mercato ·non si trova così in condizione di assorbire la ;naggiore q'ilan-. tità di beni prodotta collo sforzo supplementare dei lavoratori, si accresce la crid dell'industria, il commercio languisce, prima o poi le stesse fabbriche che praticano il supersfruttamento vengono a trovarsi in difficoltà e a dover ridurre la produzione: e allora i padroni, per mantenere costanti i loro profitti, cercheranno ancora di ridurre il costo del lavoro~ cioè di au1nentare l'estorsione di lavoro non pagato ai la-
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