monopolistici i quali non vogliono le riforme di struttura e quindi le sabotano, non vogliono neanche sviluppare al massi•mo la produzione, perchè secondo le Jeggi economiche del capitalismo non è per loro conveniente, ma il popolo italiano. Ogni studente di economia sa che il proprietario fondiario puro non dà in coltivazione il terreno se questo non gli dà una rendita (mentre al coltivatore in proprio basta ricavare da vivere col proprio lavoro) e il monopolista ferma la produzione non al punto di massima produzione, ma a quello che gli consente maggior guadagno. E chiaro pertanto che per Postilla a Pesenti - vincere la disoccupazione non si deve dare ascolto ai falsi e interessati ragionamenti degli agrari e dei monopolisti che pensano solo ad intensificare lo sfruttamento e addirittura ad introdurre il lavoro forzato, ma fare una politica democratica e produttivistica e procurarne allo Stato i mezzi attraverso una politica fiscale democratica che si ispiri all'art. 53 della Costituzione ed eHmini lo sconcio delle evasioni fiscali dei ricchi. Per questo anche come economista sono fermamente convinto che la CGIL indica la giusta strada. a) - Lo schematismo della log:ca marxista pone il problema nelle chue posizioni limite del capitalismo, dominato;e non solo della sfera econom.ica m.a di quella politica, e del collettfvismo ignorando la r;os'zione di una libera democrazia saldam.ente strutturata, ove il lavoratore ha larga poss·bilità di far intendere la sua voce sul piano politico e di agire su que.~to e su quello economico con le sue organizzazioni sinda--ali. In queste condizioni non solo il capitalista non ha nessun vantaggio dall'esistenza della disoccupazione, (in quanto que,ta attraverso l'intervento dello Stato si traduce in m.aggiori oneri per l'im.prenditore: imposte, contributi, blocco dii licenziamenti, imponibili di mano d'opera ecc.), ma ha convenienza dalla sua eliminazione. b) - Pare poi strano che il P. indichi come forme di lotta contro la disoccupazione in regim.e cosidetto capitalista (e sarebbe bene -· uscire .una buona volta dall'equivoco di questa tacita identificazione del éapitalismo con quazs·asi sistem.a che non sia quello comunista) il lavoro forzato ed 1l servizio militare/ quando l'una e l'altra cosa da ben chiare notizie risultano ttptche proprio delle esperienze comuniste in atto da quella russa a quella iugoslava. e) - E' assolutamente falsa la tesi che Vi siano economisti (de82 B._.._ eca Gino Bianco
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