Varietà di redditi .SPcondo uno studio $Volto da.Z « Bollettino del risparmio» edito dalla Federazione ci.elle Casse di Risparmio dell ·'Jtalia centrale, la rnedia del reddito annuo per ogni itaUano può e$Sere attualmente calcolata conie segue nelle t·arie regioni: L'igur;a lire 280.000, Piemonte 300.000, Lombardia 280.000, Venezie 210.000, ,Eniil ia 220.000, Toscana 206 niila, Marche 195.000, Umbria 208.000, Lazio 215.000, Abruzzi 140.000, Campania 132 mila, Puglie 130.000, Lucania 140.000, Calabria 116.000, Sicilia 134.000, Sardegna 160 niila. Questo calcolo è stato f atto in base alla media per « abitante ». Ed ecco la media annua « per abitante » nei paesi europei: iVorvegia lire 450.000. Svezia 600.000, Islanda 70.000, Danimarca 550.000, Gran Bretagna 450.000, Irlanda 300 mila, Belgio 450.000, Fran- ~ eia 400.000, Lussemburgo 450 mila, Svi_zzera 550.000, Finlandia 180.000, Germania 310 mila., Cecoslovacchia 215.000, Austria 120.000, Italia 200.000, Bulgaria 110.000, Jugoslavia 140.000, Turchia 130.000, Grecia 120.000. Negli Stati Uniti d'America il reddito medio annuo per abitante è di L. 1.250.000. Biblioteca Gino Bianco l'industrializzazione del Mezzogiorno, il potenzia1nen to della industria già controllata dallo Stato, un programma di sviluppo della siderurgia, della meccanica ecc. sono cioè gli elementi di una tale politica democratica produttivistica di cni la CGIL aveva dato un esempio concreto attraverso i] proposto Piano di Lavoro. E non è ne-cessario per tale incremento negli investi1nenti deprimere il tenore di vita delle masse popolari o ridurre i salari. Questo sostengono gli economisti reazionari sia tradizionali, sia keynesiani, in quanto non vogliono toecare non solo i profitti ma neanche i privilegi dei gruppi monopolistici.- Ridurre il tenor di vita delle masse italiane che tutti - persino Costa - riconoscono troppo basso, ridurre i salari reali, significa restringere il mercato interno e provocare nuova disoccupazione. Vi è certa men te qualche cosa che si deve ridurre - una categoria economica che risulta eccessi va - e sono le rendite delle grosse proprietà fondiarie, in primo luogo di quelle feudali, i profitti eccessivi, in particolare dei gruppi monopolistici. Vi sono dei privilegi da eliminare e che possono riassumersi in una parola: oocorre che a· dirigere lo sviluppo economico del Paese non siano i gruppi agrari e 81
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