Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 1 - 31 gennaio 1952

le sparse forze di un è erto numero di pie-cole aziende, si verificano tutti gli inconvenienti della piccola impresa, e talvolta in misura così grave da giustificare un giudizio severo su questo tipo di conduzione. E~co perchè il legislatore, in sede di riforma fondiaria, ha introdotto l'obbligo, per tutte 1~ nuove unità contadine, di far parte di cooperative. E quantlo il legislatore ha detto: cooperativa, 1-1a voluto prin~.ipalmente afferrnare la nec1=,~ità di un·~ -~n1io.a:r ~età com1.1ne per evitare che l'egoismo :lei s~.ntcli si sviluppi in qu~lle fcr~rH drammatici-1e che la l(•~- teratura di tutti i Paesi ha così spesso illustrato. E siccome questa ,critica, che ricorre di frequente, ha un suo fondamento di verità, mancheremmo di lealtà .verso noi stessi se non affermassimo che scopo della cooperazione agricola è proprio quello di mortificare l'egoismo del contadino. E' nostro dovere riccnoscere che la persona umana potrà conseguire una più alta libertà soltanto liberandola dall'urgenza del bisogno, nel volo più ~lto della solidarietà. Impedendo, cicè, al contadino di chiuder.si dentrQ la siepe del proprio podere e di negare così qualunque solidarietà agli altri lavoratori. Qui una tradizione antica, se ha prodotto la gloria dell'arboricoltura delle Puglie, della Calabria tirrenica e della Sicilia, ha portato a formare tante unità isolate nelle quali la solidarietà, come luce collettiva, raran1ente è entrata. Per evitare, appunto, quest0 pericolo, le nascenti imprese contadine dovranno essere solidamente unite. E ciò avverrà soltanto se i lavoratori della terra comprenderanno sempre di più che la cooperazio_ne, oltre ad essere uno strumento di elevazione . spirituale, è anche, se non soprattutto, ·un potente strumento di progresso economico. N cn basta, pertanto, crea,re cooperative nelle quali il contadino veda soltanto libri contabili, statuti, cartoline di convocazione: bisogna -creare cooperative nelle quali il contad1nu senta, senta nel suo cuore, di 'trovare uomini -e~ eapi sccno il suo antico dramma rurale. Senta che ha vicino a se un organis1no generoso e vitale, d1rettu da uomini capaci e laboriosi in grado di aiutarlo a campare la vita. Soltanto allora, egli comincerà a. credere nella cooperazione. Giuseppe Medici, nato nel 1907, senatore democristiano, f~sso·re universitario. pro- I 51 Biblioteca Gino Bianco

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