Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 1 - 31 gennaio 1952

scrive di sindacato da asservire al partito, di volontd di lanciare nuove etichette sindacali e si compiono alti voli di fantasia. · A nostro giudizio l'errore fonda1nentale di alcuni interlocutori non è tanto nelle arbitrarie illaziont: è l'errore a ella separazione. Il movirnento ope1·aio è, ue lla storia, un movimento unitario. La libertà si conquista per il movimento operaio o si nega al movimento operaio; un migliore -tenore di vita o la miseria sono condizioni di tutro il movimento operaio anche se esistono - nella miseria - i lavoratori agiati, anche se esistono - nei progredire del tenore 'di vita - i lavoratori a.ffamati. Il movimento operaio ha strumenti sociali, politici, economici, sindacali. Accade che lavoratori, gruppi di lavoratori, siano adoperati a loro volta come stru1nento di azioni dirette contro il movi1nento operaio. Ma questi fatti incresciosi avven.gonr, non già per l'adesione dei lavoratori a diversi indirizzi, per le differenziazioni organizzative; avvengono quando i lavoratori sono accecati, quando i lavoratori non possono riconoscere - sia pure con doverose valutazioni -- il loro cammino, perchè mancano di qualcuno degli strumenti necessari: quello politico, ad ese1npio, o ,qu:eUo sindacale. La separazione degli strumenti, l-a e limi nazione di alcuni strumenti viene sernpre promossa - consapevolmente o no - contro il movimento operaio. Perciò il convegno di Torino, che ha cercato un migliore strumento politico per i lavoratori à,el partito della Democrazia Cristiana, distinguendo, ma non separando, le loro responsabilità sindacali, deve e$... sere considerato, se pur non è giunto a concludere, e non poteva, un fatto positivo per il movimento operaio-. Ne sono testimonianza, tra l'altro, gli obiettivi politico - economico proposti dalla mozione conclusiva. Esiste un partito basato sui lavoratori, un sindacato di lavoratori in Italia che voglia respingerli? A nehe il dibattito aperto dalle dichiarazioni di Gonella diventa, a nostro parere, opportuno. Esso scopre nella masfa notevoli disorientamenti e 'dovrebbe perciò servire ad eliminarli. Non le idee, ma lo agnosticis1no e le separazioni confusionarie degli strum.enti d'azione nuocci.ono ai lavoratori. Il dibattito ha rotto una cortina fum.ogena per restituire a.lle cose i! loro nome. Carlo Donat-Cattin. nato nel 1919, segretario provinciaLe della I CISL di Torino. Bit 44 ~caGino Bianco

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