Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 1 - 31 gennaio 1952

,.. autononiistica per quanto si attiene agli ordinamenti sociali. Esse confermano da un lato il diritto di una presenza anche nel libero sindacato; da altro lato, descrivendo le integrate funzioni dei sindacati e dei partiti, quelle 'dichiarazioni indicano i pericoli - ai .fl.ni della difesa della libert_à - di una insistita contrapposiz·ione in questo momento della C.I.S.L. con il maggior partito democratico ( « partito e sindacato devono essere contemporanearnente contemplati nel quadro di uno Stato organico, che, secondo la D.C., deve essere cristinnamente inspirato SC' si vuole realizzare la società cristiana >). « La possibilità di vita di un sindacalismo libero è condizionata dall'esigenza di istituzioni 'de1nocratiche, per la cui fondazione e difesa lotta la D.C. La D.C., quindi_. combattendo per uno Stato democratico, combatte r,nche per un sindacalismo libero: non per asservirlo, rna per garantirne le possibilitd di vita e di sviluppo. Il sindacalismo libero è destinato a scon1parire laddove sul terreno politico trionfano i sistemi totalitari )) ) . Ripetizione dellaSettimanaSociale NeUa mozione conclusiva del convegno di Torino, il punto V è la ripetizione del pensiero Bib:ioteca Gino Bianco tradizionale in nierit o alla legge sindacale, abbandonato dalla C.I.S.L. sulla guida di un atteggiamento tattico assunto nell'interno della D. C. da una corrente. Il punto I r della mozione («i lavoratori della D. C., pur riconoscendo le funzioni autonome del sindacato, promuovono nell'azione sindacale l'attuazione dei programmi sociali del partito, dando costante testimonianza di coscienz·a cristiana e democratica ») ripete a sua volta, in terrnini politici, l'ultima dichiarazione conclusiva della Settimana Sociale di Genova dei cattolici italiani. L'erroredellaseparazione Quella dichiarazione pone a.nch'essa l'obbligo della presenza t~ristiana dei lavoratori cristiani nel sindacato libern (non aperto, cioè, ai soli cattolici, ma a tutti i lavoratori con i quali vi sia - per il rnetodo e l.e concrete finalità dell'azione - possibilità storica di convivenza per i lavoratori cattolici). Quella dichiarazione fu applaudita a Genova dai maggiori esponenti della C.I.S.L. Sul.la sco·rta delle dichiarazioni di Gonella si è sviluppata un'accesa discussione sui 9iornali ita!iani. Non se1npre i punti di vista sono obiettivi; non sempre, soprattutto, tengono conto del testo delle 'dichiarazioni di Gonella: così si 43

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