Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 1 - 31 gennaio 1952

/ oedere ai lavoratori i limiti e le difficoltà· nelle possibili attuazioni. Ora purtroppo, in Italia, noi abbondiamo in questo campo - di astrattismo~ di genericisnio: largiamo facilmente la promessa di una futura giustizia sociale ed intanto. lasciamo correre le cose e non diamo coscienza ai lavoratori delle possibilità attuali di una maggiore giustizia, possibile appunto con una loro maggiore e più cosciente, perchè più provveduta di cognizioni, partecipazione attiva alla vita sociale. Con questo spirito ha inizio la pubblicazione che vi presentiamo. La sua linea di sviluppo dipenderà, nel tempo, dalla capacità che la pubblicazione avrà -ai far comprendere la SlliJ funzione. Funzione essenzialmente informatioa la sua: discorrerà dei fatti e delle questioni come si pongono nel presente ed anche dei fatti e delle questioni come si sono poste nel passato. Si collegherà il passato al presente nel solo rapporto di nuove prospettive di lavoro: la storia maestra ancora della vita. Di fatti Pietro Gobetti alla sua « Rivoluzione Liberale» aveva dato questo sottotitolo: « rivista storica settimanale». Egli aveva il senso della storia e delle cose che camminano: anche noi pensiamo di avere tale senso. Per questo, pur appartenendo ad una parte, non ignoriamo la presenza di altri, pur essi compagni di strada. Talvolta sarà facile affiancarsi, talvolta giocoforza separarsi, ma rimarrà il compito del diradare le nebbie, perchè nelle nebbie si cammina male e son facili gli scontri, pericolosi per sè e per gli altri. Servizio d'informazione e di addestramento il nostro, nell'aspro cammino sociale che attende i lavoratori italiani. Le « lettere ai lavoratori », le postille e le risposte che alle stesse seguiranno, assolveranno anche ad una « didattica sociale», che cercherà di fare del lettore il miglior collaboratore. Le « letterf- » verranno così lanciate a migliaia di copie, gli argomenti di esse cresceranno, ma il loro successo è condizio.,. nato dai destinatari, cioè dai lavorai ori; se non saranno sordi alla iniziativa e troveranno in essa feconda materia per le loro discussioni e le loro decisioni. E 2 teca Gino Bianco ·

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