modi ad ampliare il potere d'acquisto monetario cercando contemporaneamente di non gravare sui prezzi in modo da avere il massimo rapporto fra la quantità in circolazione e il valore unitarib della moneta, noi invece subiamo una politica che tendendo solo con tutti i mezzi al miraggio del 1pareggio .. contabile del bilancio statale, riduce al minimo questo rapporto facendo sì che alla cristallizzazione della circolazione monetaria corrisponde il minimo valore unitario della moneta. In tal modo o,gni illusione sull'aumento della 'Produttività italiana e sulla scompars~a della disoccupazione diventa fallace _egli italiani continuano a vivere soffocati sotto 1a pressione negativa di una politica economica che difende i.1 valore della moneta com - orimendo, sia pure involontariamente, la vita produttiva della Nazione. In sostanza ci troviamo di fronte ad un vero e proprio errore di applicazione delle teorie economiche cosidette liberali le quali non ci hanno mai insegnato che la circolazione monetaria dovesse essere rigida, ma hanno sempre ammesso che la circolazione 1nonetaria dovesse espandersi con l'espansione della produzione. E' bensì vero che la circolazione monetaria cui un tempo ci si riferì va era d1 1;ipo aureo, ma è altrettanto vero che è entrato ormai nell'uso <!OmJUnedei Paesi poveri di metalli preziosi come il nostro, di adoperare praticamente l'oro solo come riserva p_eieventuali scambi non bilanciati con l'estero e non come moneta per l'interno. Allora diventa inevita1bile il fatto che bisogna riferire le regole de_lla circolazione monetaria non più all'oro monetario ma alla quantità di prodotti che si possono consumare o far consumare in un Paese. Non si tratta di inflazione o di svalutazione. termini paurosamente magici che servono di spauracchio per giustificare questo equivoco. Qui si tratta di sapere rettamente adoperare la circolazione monetaria in modo da far sì che es.sa corrisponda alle necessità del Paese e soprattutto dei lavoratori che sono le vittime innocenti degli errori sia pure commessi in perfetta buona fede dagli economisti che dirigono la nostra politica. ·~~ « Sia adunque aperta la strada al lavQratore, gli si facciano comprendere le difficoltà dell'industria, gli si dimostri che molte V·olte egli sbaglia quando· crede che tutto vada bene, gli si faccia vedere che gli utili spesso non sono reali, ma gli si mostri anche dove sono le sorgenti del guadagno ». Achille Grandi a Bologna, Congresso del PPI, giugno del 1919. Bi 2 ij ca Gino Bianco
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