Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 1 - 31 gennaio 1952

proprio quello che Yoglia1no nell'interesse dei lavuratori e del Paese. (Ecco l'azione salariale nel suo alto valore sociale: stimolo alla attività economica ed al progresso anche tecnico della produzione). Può darsi che qualche settore venga da princi-eio a trovarsi in cl ifficoltà, difficoltà di crescif a. N'On saranno comunque maggiori delle difficoltà nelle quali si dibattono ora tutti i settori, difficoltà di morte. Del resto la stessa misura moderata degli aumenti, se pure sufficiente a rompere la spirale della miseria, non è tale da creare, anche all'inizio, s~nsibili squilibrii tra produzione e consumo. Che il governo sia contrario agli aumenti salariali, mentre aumenta gli affitti, i trasporti, i costi di produzione industriale con la recente tassa sui salari, mentre autorizza gli aumenti dei concimi, ecc., lo posso ben capire anche 5e non è giusto. Il governo per finanziare il riarmo trova comodo prelevare largamente sul reddito 'Operaio. Che siano contrari gli industriali me lo posso spiegare. Gli industriali italiani - che non brillano per sensibilità sociale - guardano i 1 . lavoratore con un solo occhio: come costo della produzione. Manca loro rocchio per vederlo come consumatore. Non riescono ancora a capire che la somma delle. buste paga E ~2 ~ca Gino Bianco f onna il n1ercato, quel mercato al quale vogliono vendere i loro prodotti. Quello che 1ni riesce meno çomprensibile è la posizione di talune organizzazioni sindacali, come la C.I.S.L. Lottare contro i prezzi invece di aumentare i salari, dice la C.I.S.L. Come, per favore? Facendo la guerra al bottegaio dell'angolo. l'ultimo anello della cat{)na di distribuzione. quel bottegaio magari che fa credito al laYoratore scioperante! Tutto questo è infantile, come la can1pagna dei non acquisti, quasi che i lavoratori non acquistassero già, forzatamente, troppo poco. Vi è una dozzina di prodotti che sono alla base di tutto quanto è necessario per vivere e lavorare. Questi prodotti (dai combustibili liquidi e solidi al cotone, dal cemento alle pelli conciate, dall'azoto alla lana; dalla gomma al rayon, ecc.) sono in mano ai monopoli italiani o ai cartelli internazionali che ne fissano i prezzi. E' contro i monopoli che si deve lottare. 11 governo essendo infhfenzato dai monopoli, i lavoratori hanno un solo mezzo nelle mani: l'azione salariale per colpire il. profitto nella sua sede di formazione. Concludendo per migliorare le condizioni dei lavoratori, per aiutare i pensiona ti e i disoccupati che vivono a -Ca•

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