LUIGIMORELLI AuD1entare • I • • cottIIDI LA C.I.S.L., nell'int~nt? di conseguire un m1ghoramen to delle retribuzioni senza che esso gravi sul < costo > del lavoro e pertanto metta in pericolo la stabilità dei prezzi, ritiene più che conveniente addirittura necessaria la introduzione di forme integrative della retribuzione che proporzionino - in forma diretta ed indiretta - la retribuzione del lavoratore all'incremento della produttività. Noi siamo, e non da oggi, vivacemente contrari alla politica degli aumenti indiscriminati delle retribuzioni, sostcnu ta dalla C.G.I.L. convinti che un aumento generale e indiscriminato dei salari rende estremamente facile ai datori di lavoro di trasferire direttamente tale aumento sul prezzo dei prodotti. L'esperienza passata e particolarmente quella che noi abbiamo conosciuto negli ultimi anni ci ha dimostrato in modo evidentissimo che ad ogni aumento indiscriminato delle retribuzioni, non collegato ad una maggiore produttività ed a un migliore rendimento, è conseguito un aumento immediato dei prezzi. Biblioteca Gino Bianco -. LUIGI MORELLI nato nel 1895, deputato democristiano, segretario della CISL. Aumento sempre molto superiore al reale aumento del 4: costo » del lavoro. Cosicchè l'aumento salariale, conquistato con tanta fatica e con tanti sacrifici, viene subito annullato. Il salario reale del lavoratore non ne ha ricavato alcun beneficio: in certi casi si è persino constatata una diminuzione della sua capacità di acquisto. Nella corsa fra salari e prezzi chi ha sempre la peggio sono i salari. L'imprenditore può, con sufficiente celerità, aumentare i prezzi, mentre il lavoratore non riuscirà mai - nemmeno perfezionando il congegno della scala mobile - ad adeguare tempestivamente la sua retribuzione all'aumentato costo della vita. Secondo i calcoli attendibili dell'ufficio studi della C.I.S.L. nel 1950 i profitti industrié~.li netti hanno avuto, in media, un incremento del 300/o rispet17
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==