Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 1 - 31 gennaio 1952

imporre questa lieve riduzione di profitti ai magnati dell'industria. Possiamo concludere affermando che la possibilità d'aumentare i salari, nella misura 1·ichiesta dalla C.G.LL., senza nessun aumento dei prezzi, risulta chiaramente dimostrata. Desidero solamente aggiungere che r aumento dei salari \.: degli stipendi non è soltanto necessario per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori: è anche necessario p~r aumentare la capacità di acquisto del mercato e per stimolare l'aumento della produzione e dell'occupazione Qualcuno mi rimprovera di non aver difeso con altrettanto ardore la causa dell'aumento dei salari nel 1945-46, perchè - si osa dire - in quell, epoca anche i comunisti ed i socialisti erano il potere. L'aumento salariale, quindi, sarebbe da noi chiesto ora per... far dispetto al governo democristiano. Non ho mai risposto, perchè non ho l' abitudine di raccogliere sciocchezze, nè le affermazioni fatte a vanvera da coloro che non compiono nessuno sforzo per cercare di studiare e di comprendere i problemi, dei quali parlano con leggerezza. Ogni mediocre ossel'va tore sa che nel 1945-46 la produzione era inferi ore alla richiesta di prodotti da parte del mercato. In quella situ azione, aumentare i sa1ari oltre un Bitiipteca Gino Bianco certo limite, senza aumentare la produzione, poteva avere come solo risultato l'aumento dei prezzi e quindi l' inflazione. Perciò il problema fondamen tale, allora, era quello di imporre l'equa ripartizione degli scarsi prodotti disponibili fra tutti i cittadini, a prezzi d'imperio. Ed in questo senso lottò la C.G.I.L. La situazione attuale, invece, è completamente opposta: ~a produzione disponibile sui mercati è di molto superiore alla capacità d'acquisto dei cittadini, non ostante che il potenziale produttivo dell'industria non sia utilizzato che in parte. Ne risulta che i magazzini sono pieni di merce e milioni d'italiani sono costret-· ti a privarsene, perchè non hanno mezzi per acquistarle. E se le merci non si vendono, altre f abbriéhe si chiudono, col conseguente aumento della disoccupazione, dei fallimenti e della miseria. E' chiaro che in questa situazione, l'aumento dei salari, oltre che migliorare il tenore di vita del popolo lavoratore, risulta salutare per l'economia nazionale. , Solamente i grandi monopoli accecati dal più gretto egoismo sono interessati ad opporsi all'aumento dei salari ed a trovare e far ripetere pretesti puerili per impedire il soddisfacimento di questa impell ente esigenza socia}e e nazionale.

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