LETTURA STORICO-IDEOLOGICA dimensione politico-ideologica e la dimensione economico-sociale. Una divisione subìta dall'anarchismo in quanto generata con i deliberati marxisti della conferenza di Londra del 1871 che sancirono, all'interno della Prima Internazionale, la spaccatura, diventata poi istituzionale, fra partito e classe, fra partito e sindacato. Va detto però che, sebbene il movimento anarchico sia nato come risposta a tale divisione, porta esso stesso, anche se con un significato radicalmente diverso, i segni interni di questa insuperabilità. In effetti, per l'anarchismo, mentre la dimensione politico-ideologica rappresenta la storia della sua lotta, contro le molteplici forme autoritarie dell'esistente, la dimensione economico-sociale si delinea nei momenti delle realizzazioni pratiche, inevitabilmente determinate dalle congiunture storiche, che non possono pertanto esautorare tutto il significato dell'ideologia ». Il costruttivismo economico-sociale, determinandosi spazialmente e temporalmente, non è in grado cioè di sussumere fino in fondo l'universalità della dimensione ideologica, anche se le esperienze autogestionarie citate hanno in varia misura tentato di annullare questa differenza, calando l'universalità ideologica in un particolare contesto storico nel tentativo di riportare l'anarchismo da contro a dentro la storia. Chiamo il margine insuperabile di questa differenza « ulteriorizzazione rivoluzionaria », indicando con questa espressione il significato di una lotta che, attraverso la negazione del dominio esistente, tende alla negazione del dominio possibile, alla negazione della possibilità stessa del dominio. Riflettere sulle esperieme storiche dell'autogestione anarchica è riflettere dunque su questa « ulteriorizzazione » su questa differenza fra essere e dover essere, per vedere in quale modo l'anarchismo abbia mediato se stesso con l'eredità oggettiva del processo storico. Sarà così possibile distinguere quanto vi era di autenticamente anarchico in tali esperienze e perciò individuare i tempi e i modi propri impressi dall'anarchismo alla « transizione ». 2. A questo punto va chiarito però il quadro teorico che fa da sfondo problematico a tale « ulteriorizzazione ». Si tratta di vedere come si rappresenta o non si rappresenta nel pensiero anarchico una scienza della politica. Il problema del1' assetto « istituzionale » della società libertaria non è stato infatti risolto o rifiutato in modo univoco. Esistono, anzi coesistono, molteplici istanze teoriche fra loro contraddittorie nel senso che talune affermano mentre 79
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