Interrogations - anno VI - n. 17-18 - giugno 1979

Perunaletturastorico-ideologica dell'autogestioannearchica NICO BERTI (*) 1. Tentare di ricavare dal patrimonio storico-ideologico dell'anarchismo il significato complessivo della sua interpretazione dell'autogestione rischia di diventare una ricerca tautologica dell'ovvio. L'anarchia, intesa come modello concreto di società, è l'autogestione universale in atto; l'anarchismo, inteso a sua volta come processo espansivo e generalizzante dell'ideologia e della pratica anarchica, è il farsi stesso dell'autogestione nei suoi termini più logici e conseguenziali. Insomma, l'autogestione anarchica è l'autogestione toutcourt, è l'autogestione per eccellenza. Se non che, mentre la autogestione anarchica è sostanzialmente un concetto, sia pur esplicitato parzialmente in alcuni momenti storici, la teoria e la storia dell'anarchismo sono di per sé irriducibili ad esso. Vale a dire che laddove l'autogestione è l'espressione più significativa del concreto modo di funzionare della società anarchica fino a questo momento concepita, l'anarchia e l'anarchismo sono la teoria e la pratica, il fine e il mezzo dell'infinito processo di liberazione dell'uomo da ogni sfruttamento, oppressione, potere, autorità; sono il fine e il mezzo della infinita insorgenza della spinta più umana dell'umano: la libertà. In altri termini, l'autogestione anarchica sta per intero dentro il percorso storico fin qui seguito dall'anarchismo come interpretazione riassuntiva delle proposte e delle pratiche suggerite e seguite dal movimento. Questa è la «lettura» che noi ne facciamo, una lettura intenzionalmente diretta a dimostrare che dalla teoria e dalla pratica dell'anarchismo si può ricavare la più coerente accezione ideologica dell'autogestione, proprio perché l'anarchismo sviluppa fino alle conseguenze più estreme e radicali le pre- (*) Assistente di Storia moderna nell'Università di Padova. Redattore di « Interrogations ». 77

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