Interrogations - anno VI - n. 17-18 - giugno 1979

SPAZIO IDEOLOGICO bile che si consolidi una rappresentazione dello spazio sociale in cui l'autogestione, come forma di partecipazione, deve essere necessariamente articolata con la struttura istituzionale economica e politica esistente. Ancor più oltre va il già citato Hegedus, che dice che l'autogestione deve eccettare di identificarsi con questa struttura: « Proprio in questo i suoi obiettivi possono servire indirettamente a difendere la burocrazia » (22). Allo stesso modo in cui durante la Rivoluzione Francese l'idea della rappresentanza del popolo si perse nell'instaurazione del regime rappresentativo, l'autogestione può servire ad un nuovo potere di classe che, sotto i grandi principi della partecipazione generalizzata e della gestione diretta dell'economia, sanzioni e legittimi l'esclusione secolare degli sfruttati e degli oppressi dal sistema decisionale stabilito. Questo problema non si pone nei paesi dove la tecnoburocrazia ha unificato i suoi interessi di classe attraverso il controllo dello stato nazionale; con l'unificazione di partito e stato non resta luogo per l'ideologia autogestionaria. Solo certi conflitti tra gli stati possono aprirle uno spazio, come è stato il caso della Yugoslavia. La condizione dell'autogestione Se vogliamo che l'autogestione abbia un senso - diverso da quello di servire da ideologia per una nuova élite dominante - non possiamo ridurla alla gestione diretta dell'impresa da parte di coloro che vi lavorano, né all'esistenza di un settore dell'economia autogestito, ma sottoposto nello stesso tempo alla legge del mercato, né all'organizzazione di unità autonome di produzione, se non esiste un sistema politico globale ad essa coerente. Questo sistema presuppone la scomparsa della divisione gerarchica del lavoro e l'abolizione dello stato. Non dimenticando però che la dominazione e la repressione, condizioni della riproduzione dello sfruttamento, non sono solo un prodotto dello stato; esse sono anche parte delle relazioni interpersonali, delle istituzioni elementari della società: la famiglia, il gruppo locale, ecc. Non è compito di questa relazione, come si è detto, quello di analizzare il progetto anarchico né la necessità di una rottura rivoluzionaria nelle condizioni storiche conosciute, e dun- (22) « Autogestion et socialisme », n. 41-42, p. 121. 75

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