SPAZIO IDEOLOGICO del progetto autogestionario verso il suo uso degradato (ideologico) da parte di una nuova classe dominante. Noi riteniamo che, nelle condizioni storiche conosciute, la rivoluzione esige un momento collettivo insurrezionale, ma questo non vuol dire che la forma stato sarà spazzata via dalla tormenta rivoluzionaria da un giorno all'altro. La rivoluzione è un lungo processo di mutamento. In questo senso lo stato come realtà concreta non può essere distrutto su tutto il globo nello stesso momento e con un solo colpo. Da questo punto di vista lo stato scomparirà gradualmente, se nella lotta le forze sociali contrapposte consentiranno il trionfo di un progetto liberatore. Tuttavia, l'idea della « scomparsa graduale dello stato consente un'altra interpretazione, che è quella consueta, secondo cui lo stato è un elemento di regolazione necessario per orientare il mutamento nel senso desiderato e, una volta che non serva più, si potrà licenziarlo come un ospite indesiderato. Giocando sulle due interpretazioni - una empirica, l'altra concettuale - della scomparsa graduale dello stato, gli intellettuali borghesi escono dalla finestra della « rappresentazione statale dello spazio », e rientrano tranquillamente dalla porta del «realismo» nella comoda casa paterna ... e statale. Un esempio caricaturale di quanto abbiamo appena detto ce lo dà il brano seguente: « La condizione di sovravvivenza dell'autogestione risiede nella volontà dello stato di assumere un ruolo pedagogico: è aiutando la classe operaia a fare l'apprendistato dell'autogestione che lo stato può nello stesso tempo accelerare il processo di Selbstaufklarung, o auto-educazione e sproletarizzazione continua, e contribuire al proprio deperimento » (20). L'autogestione come ideologia della tecnoburocrazia Avevamo aperto quest'articolo facendo riferimento ad una crepa che si va aprendo nel. cemento ideologico della società di classe, gerarchica, statalista e patriarcale. Non dimentichiamo tuttavia che anche un processo di segno opposto alla tendenza libertaria si sviluppa parallelamente, stimolando e nutrendo gli apparati repressivi dello stato insieme alla progressiva ascesa della tecnoburocrazia ai ruoli di potere. Lewis (20) « Autogestion ». Encyclopaedia Universalis. Vol. 17, p. 224.
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