Interrogations - anno VI - n. 17-18 - giugno 1979

SPAZIO IDEOLOGICO questo concetto, si iscrivono in uno spazio di rappresentazione sociale inquadrato, delimitato, costruito da una rappresentazione ideologica dello spazio che contiene lo stato come forma strutturante. Per chiarire ciò che vogliamo dire utilizzeremo un esempio preso dalla teoria psicologica della Gestalt. La teoria dice che, se osserviamo una figura, vi è nelle nostre reazioni una tendenza alla forma, tendenza che, quando la situazione esterna non è completamente «formata», ci conduce a completarla. Quando lo spazio della rappresentazione, sul quale si va a costruire il modello autogestionario, contiene la forma stato, « lasciate ogni autonomia, voi ch'entrate ». Facendo il resoconto delle discussioni del Secondo Convegno Internazionale sull'Autogestione (15), Jacquelin Pluet ci dice: « L'autogestione così definita come alternativa non deve lasciarsi rinchiudere nella sfera del lavoro, specialmente del lavoro di fabbrica, deve al contrario spazializzarsi, il che implica la definizione di nuovi concetti, come l'unità spaziale, la nozione di « paese », di territorio, di rete di relazioni, organizzando una molteplicità di necessità interagenti. Facendo propria la dimensione spaziale vale a dire il rispetto ed anzi l'espansione delle differenze, l'autogestione implica necessariamente la scomparsa graduale dello Stato-Nazione». D'accordo, ma che cosa vuol dire « scomparsa graduale dello stato»? La scomparsa graduale dello stato è una nozione tradizionalmente legata al pensiero marxista e presuppone una concezione generale del processo storico in cui la marcia verso il socialismo dipende dallo sviluppo delle forze produttive in seno al capitalismo, processo in cui si vede lo stato esclusivamente connesso con la lotta di classe. La sua estinzione sarà una conseguenza necessaria della scomparsa delle classi sociali. Nel frattempo è uno strumento utilizzabile dal proletaziato organizzato in partito politico per la propria liberazione, e indispensabile nella fase di transizione. Secondo Engels, la soppressione dello stato sarà un risultato della scomparsa delle classi, poiché scomparendo queste non vi sarà più « la necessità della forza organizzata di una classe al fine di sottomettere le altre» (16). Se questo indica una concezione semplicistica (15) Pluet, J., « Autogestion et socialisme », n. 4142, 1978, p. 32. (16) Engels F., in Sur l'anarchisme et l'anarcho-syndacalisme. Ed. du Progress, Moscou, 1973, p. 29. 71

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==