Interrogations - anno VI - n. 17-18 - giugno 1979

SPAZIO IDEOLOGICO di organizzazione della società che coincide con il socialismo libertario, tendente all'anarchia? Oppure è una strategia del potere, una strategia della tecnoburocrazia in ascesa, per il controllo ideologico del mutamento? Il modello rappresentativo La nota frase di Proudhon « L'idea, con le sue categorie sorge dall'azione e deve tornare all'azione, sotto pena di decadenza per l'agente» (4) ci aiuta a comprendere come si manifesta un'impiego diverso e degradato dell'idea di autogestione. Un esempio del passato rivoluzionario può indicarci come avviene la dissociazione, una volta instaurato il nuovo potere della borghesia nel 1789, tra il piano astratto, in cui l'idea persiste, e un livello di azione politica in cui il popolo, nuovamente spossessato e alienato, resta sottomesso ad una classe nascente. Passata la tormenta rivoluzionaria, rimase in piedi un nuovo stato repubblicano, e la rappresentanza del popolo si perse proprio nell'instaurazione del regime rappresentativo. Allo stesso modo in cui oggi per molti l'idea dell'autogestione è legata ad un modello di democrazia diretta, anticentralista ed antigerarchica, anche per i rivoluzionari del secolo XVIII l'idea di rappresentanza era connessa con la sovranità popolare e con la democrazia diretta. L'atto della rappresentanza concretizza un mandato imperativo, espressione a sua volta della volontà del mandante. Eleggere i rappresentanti dell'assemblea locale, cantonale, regionale, significava opporre la voce del popolo ai decreti del principe. L'idea che il popolo elegge i suoi rappresentanti acquista una dimensione mitica che si trasmette fino ad oggi e persiste nell'immaginario sociale come legata alla Rivoluzione Francese. Eppure è proprio nella costituzione del potere repubblicano, di cui si impadronisce la borghesia come classe, che l'idea della rappresentanza si scompone, si dissocia, per consentire a questa borghesia di fondare il suo potere sull'istituzione della democrazia liberale. E quando diciamo che si dissocia, vogliamo dire che l'immagine della rapQuando parliamo, più avanti della forma statale della rappresentazione dello spazio, dobbiamo pensare che è una rappresentazione mutilata della sua dimensione temporale utopica. E' questo un aspetto che non sviluppiamo nel presente articolo. (4) Proudhon, P.-J., De La Justice dans la Révolution et dans l'Eglise. Garnier, Paris, 1858. Voi. II, p. 215. 63

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