O. CORPET dell'assenza di tutte le forme democratiche nei paesi che si pretendono « socialisti ,. dall'altra. Nel 1879, Marx scriveva ai capi della social-democrazia tedesca: « Abbiamo formulato, alla creazione dell'Internazionale, il motto della nostra lotta: l'emancipazione della classe operaia sarà opera della classe operaia stessa. Non possiamo, di conseguenza, fare insieme il cammino con persone che dichiarano apertamente che gli operai sono troppo incolti per liberarsi da se stessi e che devono essere liberati dall'alto, cioè da grandi e piccoli borghesi filantropi ». Avendo fatta sua, in un certo senso, questa opinione di Marx, il movimento autogestionario, o piuttosto l'insieme delle forze che lo costituiscono, è stato progressivamente spinto a rimettere in discussione la professionalizzazione della politica in seno ai partiti gerarchici. Per molti militanti autogestionari, questa critica va egualmente fatta a quelle pratiche militanti dove si ritrovano spesso le divisioni tra coloro che dirigono e quelli che eseguono, cioè a quella matrice di base di tutte le strutture gerarchiche, ch'essi denunciano a livello della società. Così, per esempio, i movimenti femministi e autogestionari hanno radicalizzato questa contestazione portando le loro rivendicazioni sino alla sfera della vita quotidiana e« privata», là dove si formano e si riproducono i rapporti di dominazione uomo-donna. Al di là della critica della militanza, sono le fondamenta stesse delle pratiche politiche atuali che sono prese di mira. Lo spazio del politico non può più essere confuso con quello della politica. Il che esprime, in particolare, questa irruzione della vita quotidiana come nuovo campo di socializzazione e di politicizzazione. Da dove il rifiuto che si ritrova in molti autogestionari di lasciare ai partiti l'esclusività della rappresentanza e delle analisi politiche. Si può d'altronde rilevare, come fa J. Julliard (4), che da almeno vent'anni non una solà idea nuova e importante è uscit~ dai grandi partiti politici tradizionali. Si può anche aggiungere, così come l'ha dimostrato R. Michele all'inizio del secolo in un testo ancora attuale (5), che i partiti manifestano nel proprio seno irresistibili tendenze oligarchiche, burocratiche, (4) JUILLARD Jacques, Contre la politique professionelle, Seuil, Paris 1978. (5) MICHELS Robert, Les partis politiques, Flammarion, Paris, ried. 1978. 50
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