Ed ecco la « nuova » lnterrogations. Doppia di volume, monografica come contenuti, tutta in italiano. Sempre internazionale, come si può vedere, quanto a collaborazione ed interessi e taglio culturale, nonostante l'italianizzazione linguistica. Sempre anarchica, naturalmente, ma come sempre aperta a quanti, intellettuali o militanti, pur non richiamandosi esplicitamente all'anarchismo condividono le nostre inquietudini e la nostra volontà di lucidità. In questo numero pubblichiamo una dozzina di contributi al dibattito preparatorio del convegno internazionale di studi sull'autogestione (Venezia, 28-30 settembre 1979), promosso e organizzato da Interrogations e dal Centro Studi Libertari di Milano, e tra essi vi sono studi di matrice culturale anarchica ma anche marxista-libertaria e liberal-socialista. Questi contributi ed altri, già pubblicati o in via di pubblicazione su altre riviste libertarie, costituiscono la base di discussione su cui si articoleranno i lavori del convegno. Indipendentemente da ciò, essi rappresentano comunque un apporto non indifferente all'impostazione e ad un primo approfondimento d'una tematica centrale per il pensiero libertario contemporaneo. Cogliamo l'occasione per ripresentarci, nella speranza che la nuova formula di Interrogations guadagni un'ampia area di nuovi lettori che non ci hanno seguiti nei primi quattro anni di vita, due di redazione parigina e due di redazione italiana. Scrivevamo, nella presentazione del primo numero di Interrogations: « Definire ciò che questa rivista intende come proprio compito, ci riporta ad elencare ciò che manca, in questa fine del ventesimo secolo, al pensiero libertario ( ...) Si tratta di uno sforzo di lucidità. Uno sforzo che deve portare in primo luogo alla verifica ed all'estensione delle tesi anarchiche sul ruolo dello stato e sulla formazione di una nuova classe dominante, due fenomeni strettamente connessi. Questo aggiornamento non può concepirsi senza studi paralleli sui mutamenti e la valorizzazione delle forze, organizzazioni, esperienze e tentativi che, in ogni parte del mondo si oppongono alla marcia verso la centralizzazione, verso la riduzione degli esseri umani a materia prima (manodopera o soldati) e rifiutano la folle corsa alla potenza ed al potere». Le ambizioni con le quali siamo partiti erano commisurate alle necessità. I sedici numeri sinora pubblicati hanno dato la misura delle nostre capacità e delle nostre possibilità, che non possono evidentemente che corrispondere in piccola parte alle esigenze del movimento libertario, quanto a studi ed analisi del presente atti ad intervenire efficacemente nelle evoluzioni e nelle trasformazioni sociali. Tuttavia siamo anche certi che di quel necessario lavoro intellettuale la nostra rivista sia stata e sia uno strumento importante, di stimolo e di collegamento. Per questo facciamo tutto il possibile per mantenere in vita Interrogations, stretta quasi mortalmente dalle difficoltà economiche. Per questo stiamo sperimentando questa nuova formula (semestrale, monografica, in italiano) nella speranza di allargare la diffusione a sufficienza da coprire i costi. La formula precedente, soprattutto il quadrilinguismo, s'era rivelata letale per la diffusione. Anziché soddisfare quattro aree linguistiche non ne soddisfaceva neppure una, riducendo la sua circolazione a poco più di un migliaio di lettori, sparsi qua e là, capaci di affrontare tematiche e trattazioni impegnative in lingue diverse dalla propria. Troppo pochi, a parere nostro e non solo nostro, per l'interesse del materiale pubblicato e troppo pochi, soprattutto, per coprire i costi, a meno di alzare 3
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