Interrogations - anno VI - n. 17-18 - giugno 1979

GRAMIGNA SOVVERSIVA la diversità è un valore in sé. Diverso è bello. Come è bello che non ci siano due foglie identiche, così è bello che ogni casa, ogni paesaggio, ogni città, ogni dialetto, ogni persona, ogni nazione siano uniche e diverse. Le minoranze etniche che riscoprono e rivendicano la propria identità culturale, il diritto alla propria lingua ed alle proprie tradizioni, sono anche una espressione del bisogno di diversità dell'uomo ed in questo sono potenzialmente consonanti con la domanda di autogestione. Anche se, come la repressione sessuale, la repressione delle diversità può generare per reazione risposte perverse (come neo-colonialismo, neo-razzismo, ministatalismo ecc.), queste tendenze centrifughe verso il diverso hanno in sé almeno un germe dell'uguaglianza e della libertà. armonia e conflitto La diversità implic;:t non solo la complementarietà e dunque l'armonia, ma anche il conflitto. La cosa non mi spaventa. La società senza contrasti non mi è mai parsa un modello attraente, essa mi ha sempre dato l'impressione di essere non il contrario della società totalitaria, ma il suo rovescio in chiave « amorevole ». La piramide capovolta non è il contrario della piramide, ma la sua immagine speculare. L'ideale utopico di una società perfettamente conciliata attraverso la fratellanza (ma perché i fratelli devono essere sempre d'accordo?) mi pare troppo specularmente simile all'utopia gerarchica di una conciliazione coattiva, altrettanto asfissiante anche senza leggi regolamenti poliziotti giudici direttori padri. Infatti l'anarchico preferisce parlare di solidarietà anziché di fratellanza, che non è una sfumatura insignificante. E' stimolante, a questo proposito, l'interpretazione appena abbozzata da Clastres nell'ultimissimo periodo della sua vita, della bellicosità dei popoli primitivi come meccanismo di difesa del molteplice (del diverso) contro l'Uno, della società contro lo stato. Con questa interpretazione della conflittualità - di una certa conflittualità - viene cioè data una lettura anche in positivo. Il fatto è che non tutta la conflittualità sociale nasce dalla disuguaglianza. Anzi si può forse supporre che l'antagonismo semplificato degli interessi, creato dalla divisione gerarchica del lavoro sociale comprima e nasconda una diversità di interessi assai più varia. E' vero che si tratta di una conflittualità 27

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