M. BOOKCHIN ' strializzati e essere organizzati secondo strutture gerarchiche. Né i marxisti, né il sindacalismo possono comprendere la natura di queste alternative, e ancor meno le sottili implicazioni che ne possono derivare. Eppure, raramente vi è stata maggiore necessità di un'analisi approfondita e accurata delle possibilità che ci si prospettano, delle nuove direzioni che l'umanità può seguire sulla via della storia. In mancanza di una interpretazione libertaria di queste vie, di una coscienza libertaria che articoli la logica della nuova struttura tecnologica, potremmo anche assistere, all'integrazione della « tecnologia popolare » nella società tecnocratica e manageriale. In questo caso, saremmo ridotti, come un coro greco, a lamentarci e a lanciare scongiuri contro un destino che consente a forze superiori al suo controllo di decidere in anticipo il futuro della società. E questo sarà non solo un atteggiamento poco eroico, ma anche inutile e vano. (traduzione di Michele Buzzi) 230
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