ISTITUZIONI a suo tempo la penuria delle derrate alimentari s'integrava perfettamente nelle previsioni dei piani quinquennali russi con la priorità all'industria pesante. L'immagine motrice di un mondo in cui il progetto autogestionario tendesse a generalizzarsi è quasi del tutto smorzata dall'ombra provocata dai due futuri dominanti e per ora antagonisti: quello del « liberalismo » delle multinazionali, e quello del «comunismo» burocratico di stato. Si può considerare che l'avvenire di queste due forme di capitalismo (più, eventualmente, una o due altre) è assicurato a lungo termine. Similmente, e correlativamente, è assicurato il futuro della forma statale. La mondializzazione dello stato è appena compiuta o in via di compimento. Tutti i territori che, all'epoca della colonizzazione, non avevano uno statuto giuridico indipendente, finiscono coll'essere integrati nel Club del1'0.N.U. E, come si può ancora osservare ai nostri giorni coi movimenti di liberazione nazionale dei popoli che rivendicano un territorio (i palestinesi) oppure diritti politici uguali a quelli dei loro colonizzatori (in Africa del Sud), l'esigenza della liberazione passa più che mai attraverso lo stadio giuridico-politico del riconoscimento in quanto stato. Anche se il rafforzamento dei blocchi e la fantascienza delineano l'avvenire di un unico stato mondiale, per il momento la mondializzazione dello stato significa non la sua negazione dialettica ma la moltiplicazione (fino a circa 150) della forma statale. Questo avvenire del capitale e dello stato domina forzatamente le nostre concezioni dell'autogestione. Ma bisogna aggiungere almeno un'altra immagine, che pur essendo evidente in modo assai meno sensibile rispetto alle prime due, getta ugualmente un'ombra terrificante sui nostri progetti autogestionari. Intendo parlare dell'eventualità d'una terza guerra mondiale. Se formuliamo un giudizio - secondo un criterio storicamente legittimo ma non certo - sulla base dei periodi che hanno portato ai due precedenti conflitti mondiali, siamo obbligati a constatare che il terzo è « già cominciato», ed anche che ha avuto inizio nel momento stesso in cui il secondo terminava. Ad esempio, 1'8 maggio 1945, giorno della capitolazione della Germania nazista, la Francia si dava ai massacri di Sétif in Algeria, aprendo in tal modo la porta ai violenti processi della decolonizzazione e in generale della politica occidentale di fronte al Terzo Mondo. Ancora un esempio: il 6 e 9 agosto 1945, alcuni giorni prima della fine della guerra americano-giapponese, le bombe atomiche su Hiroshi199
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