Interrogations - anno VI - n. 17-18 - giugno 1979

G. JOYEUX Ma, ancora una volta, è inutile fare tali raccomandazioni: il mito basta a se stesso e serve meglio a sognare, se non viene offuscato dallo scontro con la realtà. Che i cooperatori se la sbroglino e sopravvivano, che i professori autogestiscano i loro privilegi e i lavoratori i loro alberi di natale. Cos'hanno a vedere queste modeste co- e autogestioni (tuttavia conquistate dai loro beneficiari con l'autogestione (di chi?) quando, alla fine, il mito diventerà realtà? 4. La credenza come origine di cecità. Il recupero della rivendicazione autogestionaria da parte del credo marxista ha come risultato che i credenti dell'autogestione interrompono ogni analisi e si comportano come ciechi per ciò che riguarda le tre seg1,1entiquestioni: a) Conformemente alla vulgata marxista, l'attuale crisi economica viene interpretata come uno degli episodi della fo;e prossima del capitalismo, mentr'essa senza dubbio altro non è che un ripiegamento e un rafforzamento del sistema capitalista, vale a dire massimizzazione del capitale in rapporto agli altri fattori di produzione; le economie marxiste sono interessate dallo stesso fenomeno. Il modo in cui si è risolta la crisi petrolifera iniziata nel 1973, così come l'assistenza finanziaria dei paesi arabi ai paesi ricchi, sono un buon esempio di questo rafforzamento del sistema di sfruttamento-dominazione transnazionale. Negare questi fenomeni conduce a riporre ogni speranza nell'ipotetico annientamento finale; il millenarismo si sostituisce alla riflessione, l'attesa della« vera» autogestione alla ricerca di nuove soluzioni. b) La fedeltà alle categorie marxiste della lotta di classe (borghesia contro proletariato) e la designazione di capri espiatori (i monopoli) rendono ciechi sulle trasformazioni che hanno luogo nella struttura delle classi e sulla nuova dominazione da parte di quelli che controllano (senza possederli) i mezzi di produzione. Ed è precisamente da questa nuova forma di opposizione - tra competenti ed esecutori - che nasce la necessità, per la coerenza e la legittimità del sistema, della partecipazione, della cogestione e dell'autogestione. In altri termini, come si è visto a proposito dell'inserimento della rivendicazione autogestionaria nelle ricette dell'Organizzazione Scientifica del Lavoro, le nuov~ forme di integrazione dei lavoratori, degli utenti, del pubblico, richiederebbero di venir piegate, riorientate, fagocitate, in senso autogestionario. Tut182

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