G. P. PRANDSTRALLER La funzione economica riflette allora non soltanto gli interessi dei proprietari delle quote, ma anche degli enti, dei risparmiatori ecc. che sostengono l'impresa con il loro denaro. « Si può evidentemente, non senza ragione - scrive Albert Masnata - far valere che il capitale privato, mosso solo dal proprio egoistico interesse, non si investe in imprese forzatamente necessarie all'economia nazionale, ma piuttosto in imprese la cui redditività è incerta. Ciò è esatto, e spetta a una politica economica attiva, preoccuparsene. Tuttavia, non è una ragione per non utilizzare a fondo, nell'interesse generale, il risparmio privato che serve a investimenti in strumenti di produzione» (18). Nella media impresa questa esigenza, che può ovviamente esistere anche negli altri tipi di impresa, è particolarmente forte; è pertanto giustificato pensare che qui la funzione economica, oltre che coloro che prestano la loro opera nell'impresa, riguardi anche gli eventuali sottoscrittori di parte del capitale sociale, i quali devono essere in qualche modo tutelati. In secondo luogo vi è la funzione imprenditoriale, che assume un carattere, se non coincidente, certo vicino all'accezione schumpeteriana. La media impresa infatti soddisfa bisogni diffusi ma non generalizzati, perciò dev'essere attenta ai movimenti e alle richieste reali del mercato. A questo livello, l'imprenditorialità non è semplice realizzazione d'un piano, ma risposta alle sollecitazioni dell'environment. E' difficile immaginare che questa funzione sia attuata in concreto da tutti i partecipanti all'impresa, se non per quanto concerne le scelte generali. Data la consistenza strutturale ed economica della media impresa, molte attività devono essere affidate ad un dirigente affiancato da uno staff, una specie di stato maggiore che lo aiuti nei suoi compiti, o a un« gruppo di dirigenti» che agiscano collegialmente. Esistono poi funzioni professionali graduate secondo vari livelli di abilità. Nella grande impresa queste funzioni sono parte della tecnostruttura e in tal modo rientrano nella piramide gerarchica dell'impresa. Nella maggior. parte delle organizzazioni di produzione e in molte organizzazioni di servizio, la componente professionale è subordinata a quelle manageriali e burocratiche. Lo stato dei professionisti in queste organizzazioni è quindi infelice. Il connubio professione-organizzazione, divenuto fatale nel XXsecolo a causa dell'estesa utilizzazione del- (18) Albert Masnata, Planification collectiviste et économie de marché confrontées, 1976, trad. it. Vallecchi Editore, Firenze, p. 165. 148
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