TEORIA DEI BISOGNI toriale - inevitabile quando ci si occupa di bisogni emergenti o personalizzati - ed è inoltre il più adatto a stimolare l'impegno e l'interesse degli associati. Nell'area delle piccole imprese l'iniziativa imprenditoriale dev'essere sostenuta dalla libertà di disporre dei mezzi impiegati senza gli ostacoli che provengono dalla proprietà pubblica. Un'alternativa in favore di questa ultima si può avere quando la piccola impresa sia sostenuta da capitali pubblici. In tal caso possono essere introdotte forme miste di proprietà collettiva e pubblica, salvo naturalmente il diritto degli associati di amministrare l'mpresa senza interferenze esterne, ripartendo gli utili dopo aver dedotto gli interessi dei capitali, ecc. L'autogestione nelle piccole imprese non può che essere espressione di un'imprenditorialità aderente ai bisogni delle comunità, legata alla gestione democratica del territorio e delle risorse locali. Essa non può di conseguenza essere imposta dall'alto, ma deve trarre la sua motivazione dal desiderio di più persone di realizzare, con uno sforzo comune, un obiettivo imprenditoriale. La « fusione » degli associati può derivare da legami di famiglia o di amicizia - oppure da interessi economici e culturali comuni. Questa fusione permette alla piccola impresa di eliminare al suo interno la burocrazia, perché i ruoli formali si riducono al minimo, le decisioni sono prese da tutti i membri, ed esiste una continua discussione dei problemi emergenti. La piccola impresa può quindi realizzare la forma migliore di autogestione, perché l'iniziativa comunitaria degli associati ha inizio quando essi cominciano ad elaborare un progetto e continua senza interruzione nelle fasi successive. Il concetto di ruolo, cardine di tutte le strutture formali, può qui subire una radicale riduzione. Al posto del complesso di dirittidoveri imposti dai ruoli e delle aspettative ad essi correlate, si proprietà dei mezzi di produzione nell'esperimento jugoslavo e sulle concessioni ivi fatte alla proprietà privata, ricordiamo tra le molte opere: Milojko Drulovic, L'autogestion à l'épreuve, 1973, trad. it. Editori Riuniti, Roma 1977, col titolo La democrazia autogestita; Rudolf Bicanic, Economie Policy in Socialist Jugoslavia, 1973, trad. it., Liguori Editore, Napoli 1976 col titolo La via jugoslava al socialismo; Rudolf Bicanic, Economia del socialismo in un paese sviluppato, in Economia di mercato ed economia pianificata, a cura di M. Bornstein, Franco Angeli Ed. Milano 1973, pp. 278-289; Gregor Grossman, Economie Systems, 1967, trad. it. Il Mulino, Bologna 1969 col titolo Sistemi economici comparati; Boris Kidric, Alcuni problemi teorici del nuovo sistema economico, in Socialismo e mercato in Jugoslavia, a cura di Carlo Boffitto, Einaudi Editore Torino 1968, pp. 107-117. 141
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