Interrogations - anno VI - n. 17-18 - giugno 1979

G. P. PRANDSTRALLER evidenzia la stretta correlazione tra bisogni e produzione (10). L'attenzione per la piccola impresa, nella letteratura sociologica dell'ultimo mezzo secolo, è stata molto inferiore a quella dedicata alla grande impresa. Solo da poco gli studiosi sembrano averle dato una collocazione adeguata nel « sistema delle imprese» (11}, riconoscendole il pregio di essere dinamica e vitale. Di fronte alla grande impresa, che prima era oggetto di un rispetto reverenziale, la piccola ha riacquistato negli ultimi tempi una dignità insospettata, ed è sperabile che il riconoscimento dei suoi meriti sia d'ora in avanti sempre più diffuso. Nella piccola impresa, i singoli operatori diventano nello stesso tempo imprenditori e realizzatori del prodotto o del servizio. Qui il connubio è possibile, mentre esso appare difficile nella grande impresa, dove più che di funzioni concretamente esercitate si può parlare di« poteri» assegnati ai lavoratori (12). La piccola impresa, data la sua natura, può dare inoltre una risposta originale al problema della socializzazione dei mezzi di produzione. Qual è il tipo di socializzazione più adatto alla piccola impresa autogestita? La proprietà pubblica dei mezzi di produzione, oppure la proprietà collettiva? L'usufrutto concesso ai lavoratori associati di beni appartenenti alla società, oppure la proprietà indivisa e per quote uguali del capitale sociale? Contrariamente a quanto ritiene l'opinione prevalente (13), sembra isomorfa con gli scopi e la natura della piccola impresa una previsione di proprietà collettiva da parte dei lavoratori. Questo tipo di proprietà si accorda con il rischio imprendi- (10) Si veda specialmente, sui bisogni, il saggio I moventi della condotta umana, in Revisione del marxismo. Lineamenti di un socialismo integrale, Libreria Editrice Minerva, Bologna 1945, pp. 282-288, e Pro e contro il socialismo, Fratelli Treves Editori, Milano 1897, parte II, cap. V. (11) Si veda: Fiorenzo Ferrero, La piccola e media impresa nel « sistema delle imprese » in L'industria in Italia. La piccola impresa, Editori Riuniti, Roma 1-979, pp. 21-76. (12) Si veda, sulla questione, il saggio di Georges Lasserre, Le probléme économique de l'autogestion, in « Autogestion et socialisme », 2829 ottobre 1974. gennaio 1975, p. 5-26, dove sono esaminati i concreti poteri dei lavoratori nell'impresa autogestita. (13) Per una chiara descrizione teorica della « proprietà pubblica » dei mezzi di produzione, di cui i lavoratori dell'impresa autogestita hanno soltanto l'usufrutto, si veda: Jaroslav Vanek, The Participatory Economy: an Evolutionary Hypothesis and a Strategy for Development, 1971, trad. it., !sedi, Milano 1976, col titolo Un modello di economia partecipativa. Ipotesi di evoluzione e sviluppo, p. 11. Sul carattere pubblico della 140 ( ,

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