L. LANZA potrebbe avvenire attraverso una rete incrociata di partecipazioni: vale a dire che ciascuna azienda percepirà una quota dei suoi redditi netti, congiuntamente alle quote di redditi netti delle aziende collegate e così via vicendevolmente (48). La rete incrociata di pariecipazioni si muove a « macchia d'olio» concatenando tutte le aziende della comunità ed eventualmente le aziende delle comunità limitrofe e così via, oppure collegando aziende dello stesso settore su tutto lo scacchiere delle comunità. Un ulteriore elemento integrativo potrebbe essere l'istituzione di appositi controlli operati da associazioni di. produttori e da associazioni di consumatori sull'operato delle varie aziende e sulla qualità dei prodotti messi in circolazione. Pur nella voluta schematicità, credo di aver fornito un quadro operativo e di relazioni che, nulla togliendo alla dinamica aziendale, ottiene l'effetto di una più equa ripartizione dei redditi. Soprattutto ho ipotizzato una struttura che si muove essenzialmente su un piano orizzontale e che privilegia l'accordo diretto senza necessitare di mediazioni poste a un livello superiore. Un ambito nel quale si incontrano due regimi economici che sono anche due forme «ideologiche»: l'individualismo (a ciascuno secondo quello che può o vuole) del consumatore con il collettivismo (a ciascuno i prodotti del suo lavoro) delle aziende. Le carenze insite soprattutto nella pur attenuata diseguaglianza di reddito verrebbero ulteriormente mitigate dal successivo settore. I servizi e i beni individuali « di base » La comunità libertaria « garantendo tutto il necessario ad ogni abitante » (49) assolverà ad uno dei compiti principali di una società egualitaria. Tutti devono poter usufruire di quei (48) Una esemplificazione di questo concetto. I lavoratori di ogni azienda percepiscono il 50% del reddito netto della loro azienda, l'altro 50% è ripartito fra altre aziende e le altre aziende ripartiscono allo stesso modo i loro redditi netti. L'ipotesi potrebbe trovare una sua configurazione con il fatto che i lavoratori hanno il « possesso collettivo » del 50% della loro azienda mentre il restante 50% è ripartito per quote fra altre aziende e viceversa. Se ipotizziamo il caso di 10 aziende con redditi netti per lavoratore differenziati in un ventaglio tra 1 e 10 e operiamo le compensazioni di reddito fra tutte queste aziende, rileviamo che il divario di reddito per lavoratore si riduce al rapporto 1 a 2 tra il minimo e il massimo. (49) cfr. P. Kropotkin, La conquista del pane, op. cit., pag. 63. 130
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