Interrogations - anno VI - n. 17-18 - giugno 1979

ECONOMIA determinate forme economiche va quindi vista come una estensione della metodologia fin qui utilizzata. In definitiva « un'ipotesi di lavoro » tutt'altro che definita, anzi tutta da discutere e da modificare mano a mano che le ricerche e le esperienze ne metteranno in luce le carenze o gli errori. L'articolazione del pensiero anarchico (individualismo, collettivismo, comunismo) è la manifestazione del suo pluralismo anche a livello teorico. I tre filoni, infatti, vanno visti come espressione di tre diverse esigenze dell'anarchismo che si ricollegano non solo a concezioni sociali, ma anche economiche. Partendo da questa constatazione, io credo (riprendendo quanto detto nel precedente paragrafo) che individualismo, collettivismo e comunismo siano la manifestazione di differenti bisogni ai quali debbano corrispondere differenti regimi economici: dai bisogni individuali differenziati, ai bisogni individuali « di base», ai bisogni sociali collettivi. Esaminiamo a questo punto, in forma necessariamente e volutamente sintetica, questi settori dell'economia autogestionaria. · Il sistema produttivo di beni e servizi L'unità-base di questo settore è, logicamente, l'azienda autogestita. Un modo semplice e che non necessità di organismi organizzativi a « livello superiore », consiste nel vedere le aziende agire in relazioni di mercato cioè in presenza di ,transazioni effettuate sul valore di scambio e realizzate tramite la moneta. La « proprietà sociale» è il rapporto che lega l'azienda alla comunità e operativamente si traduce in « possesso collettivo » _ dei lavoratori sull'azienda. Si tratta di un mercato di tipo particolare che viene integrato da una serie di elementi equilibratori. Al fine di evitare dispersioni nell'impiego delle risorse, la produzione, a livello generale, è definita sulla base di una pianificazione indicativa scaturente dalla raccolta di dati a livello comunitario. In questo caso la pianificazione è di tipo particolare, perché formalmente non impegna nessuno, essa è più una descrizione delle aspettative, una manifestazione di volontà e assume le caratteristiche di una non impegnativa « promessa di contratto». Contratto che si ripropone con la stipulazione di accordi tra le aziende dei vari settori per la ripartizione delle produzioni. L'attenuazione delle diseguaglianze economiche, tra aziende 129

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