ECONOMIA più precisamente, la pianificazione dello sviluppo economico, è una caratteristica essenziale del socialismo » ( 43). Questa posizione è stata sempre condivisa sia in campo marxista sia in quello libertario. La differenziazione avviene sul tipo di programmazione: centralizzata e imperativa nel primo, decentrata e democratica nel secondo. Il socialismo autoritario vede la pianificazione centralizzata operare in un ambito di proprietà statale dei mezzi di produzione e la ripartizione dei beni e delle risorse avviene mediante disposizioni amministrative disposte dal centro. Mentre il socialismo libertario considera la pianificazione decentrata come uno strumento per coordinare gli sforzi produttivi al fine di regolare egualitariamente la ripartizione dei beni e delle risorse in presenza di una proprietà socializzata dei mezzi di produzione. Quello che non vedo è l'intima connessione, che si dà per assodata, tra socialismo e pianificazione, anche perché i regimi definiti capitalisti basano il loro sviluppo secondo linee dettate dalla pianificazione, la stessa grande impresa è un centro di pianificazione. Come il mercato non è solo capitalistico anche la pianificazione non è un attributo del socialismo. E' piuttosto sulla qualità, sulle caratteristiche, sui meccanismi decisionali che bisogna puntare l'analisi. Dall'esame della storia economica si rileva che un determinato mercato è divenuto strumento di sviluppo del capitalismo, così come una determinata pianificazione è strettamente collegata all'ascesa al potere della classe tecnoburocratica. La pianificazione si rivela particolarmente congeniale all'esercizio del potere da parte della tecnoburocrazia. La pianificazione, infatti, muovendosi nell'ambito delle conoscenze e del sapere sociale meglio si adatta alle caratteristiche di questa classe detentrice della « proprietà intellettuale ». Se nei regimi post-capitalisti la connessione (pianificazione - tecnoburocrazia) è chiaramente identificabile, nei regimi tardo-capitalisti vediamo che questa si appalesa sempre più in concomitanza della saturazione del mercato capitalistico e al ricorso sempre più esteso della pianificazione statale. Esiste quindi un parallelismo tra pianifi- (43) cfr. O. Lange, Il ruolo della pianificazione in una economia socialista, in M. Bornestein, op. cit., pag. 214. 125
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