Interrogations - anno VI - n. 17-18 - giugno 1979

L. LANZA Se è vero che questa formulazione contiene elementi corretti è anche vero che è necessario per un movimento rivoluzionario dotarsi di conoscenze sui mezzi e sui percorsi da seguire per realizzare i fini proposti. D'altro canto l'esperienza storica ci insegna che agli scoppi rivoluzionari ha fatto seguito, sempre, il tentativo dell'immediata messa in pratica di quanto il pensiero libertario aveva elaborato e i militanti divulgato prima di tale evento. Spagna docet. (Qui si potrebbe aprire un discorso critico proprio sul mancato approfondimento dell'analisi economica nel movimento libertario spagnolo e sulla scarsa attenzione dedicata alla correlazione mezzi-fini, ma non è qui il caso di trattarne). Peraltro nella produzione « classica » del pensiero anarchico non mancano esempi di prefigurazione della società libertaria (3), ed è forse l'attuale povertà culturale che ci impedisce di uscire da una sloganistica ormai consunta. Risulta comunque evidente che quanto segue vuole solo avviare il dibattito e non pretende presentare soluzioni. Le leggi economiche « L'economia come scienza a sé stante non dà risultati aderenti alla realtà e induce in errori se presa come guida per la azione. Essa è solo un elemento - importantissimo, certamente - di un più vasto ambito di conoscenza, la scienza del potere » questa frase di Bertrand Russell sintetizza efficacemente quello che, a mio parere, deve essere l'atteggiamento verso la scienza economica e i suoi sacerdoti, quasi sempre apologeti degli interessi costituiti. Infatti le elaborazioni degli economisti servono soprattutto a coprire i rapporti di potere esistenti dietro un impressionante cortina di « necessità economiche» e di « leggi economiche » ( 4). Cionondimeno bisogna riconoscere che, dato un determinato contesto sociale, i rapporti economici che da queste « precon- (3) Solo per citare i più famosi: P. Kropotkin, La conquista del pane, Edizioni Anarchismo, Catania 1978; J. Guillaume, Dopo la rivoluzione, Collana Libertaria, Torino 1963; J. Grave, La société future, Stock, Paris 1895; D. A. De Santillan, El organismo economico de la revolucion, Tierra y Libertad, Barcelona 1936; I. Puente, El comunismo libertario, Barcelona 1932; P. Besnard, Il mondo nuovo, Edizioni Anarchismo, Catania 1977. (4) cfr. K. W. Rothschild, Introduzione a AA.VV., Potere ed economia, Angeli editore, Milano 1976, pag. 13. 108

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