Interrogations - anno V - n. 16 - ottobre 1978

NICO BERTI - FRANCESCO CODELLO « socialista ». Che cosa infatti viene proposto, una volta rifiutata la socializzazione tramite la via collettivistica? Viene proposta, corne sappiamo, l'autogestione. Ma cosa esattamente significhi, in termini operativi, rimane un mislero. Si puo dire, tenendo sempre fermo il riferimento a Proudhon, che essa puè> forse risolversi, nelle intenzioni socialiste, nell'utilizzazione paradossale di una rinuncia definitiva alla lotta di classe, proprio partendo dal rifiuto economicistico della politica, tipico in Proudhon. Nella visione proudhoniana l'autogestione si presenta, infatti, corne rivoluzione economica, che si pone in modo contrapposto alla rivoluzione politica. Per fare cià essa non investe solo una classe opposta ad un'altra (lotta di classe,) ma più classi, ceti, gruppi, individui sfruttati e oppressi tutti, aggregati attorno ad un progetto di trasformazione dal basso delle strutture sociali. Poiché non esiste in questa visione un soggetto specifico della rivoluzione, la lotta economica proudhoniana unifica, sul terreno immediato delle trasformazioni sincroniche, tutti i molteplici soggetti interessati non ad un cambiamento di potere, ma al suo opposto, cioè ad un cambiamento sociale. La contrapposizione fra sociale e politico - punto fermo di tutto il pensiero anarchico - si pone in questo caso corne lotta economica che rovescia l'impostazione marxista secondo la quale il conflitto di classe deve essere funzionale ad una lotta politica, cioè alla conquista del potere. Tutto questo, perà, una volta dato per scontato il presupposto ineliminabile della distruzione del potere, della sua effettiva disintegrazione (6). La latta economica proudhoniana include dunque con il metodo pluralista la diversità delle forze sociali purché siano ricondotte dentro l'ambito specifico di un disegno strategico teso al superamento dal terreno politico dello scontro. Come si vede il pluralismo proudhoniano assume il significato concreto di una messa in atto del principio di libertà solo laddove viene combattuto il suo opposto: il principio di autorità. Per Proudhon non ha alcun senso parlare di autogestione e di pluralismo se non partendo dall'abolizione del potere; d'altra parte la sua eliminazione comporta l'eliminazione immediata di tutte le classi sociali dominanti. Il sincronismo pluralistico (6) « Nessuna autorità, nessun governo, nernmeno popolare: la rivoluzione sta in questo ». P. J. PROUDHON, Idée générale de la Révolution au XIX siècle, Paris, 1923, II ed., p. 199. Un giudizio che confermerà puntualmente un anno prima di morire. P. J. PROUDHON, De la capacité politique des classes ouvrières, Paris, 1864, p. 182. 14

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==