Interrogations - anno V - n. 16 - ottobre 1978

NICO BERTI - FRANCESCO CODELLO proletariato », ma sempre inevitabilmente una « dittatura sul proletariato ». Se non si chiarisce dunque che il leninismo conferma con la messa in opera di questa ideologia la mancata scienza marxista della politica, non si capirà mai perché Lenin sia perfettamente logico e conseguenziale rispetto a Marx. Ma, domandiamoci, potrebbero gli intellettuali socialisti demistificare fino in fonda la teologia marxista se non intaccando le basi stesse di ogni ragionamento giustificativo sul potere? Evidentemente no, a meno di trasformarsi immediatamente e coscientemente in anarchici. Ecco quindi che anche i più intelligenti e avvertiti fra loro, corne ad esempio Luciano Pellicani, pur portando fino in fonda una critica al leninismo visto corne conseguenza logica del marxismo, corne possibile marxismo in atto (3), sono costretti poi a dover giustificare la esistenza del potere tout-court e percià a trasformare una critica di sostanza in una critica di metodo: il leninismo va respinto non perché è potere, ma perché è un certo potere. L'orizzonte liberale di Pellicani, e di altri socialisti non marxisti, conforma dunque indirettamente che la sinistra nel suo complesso non ha una scienza della politica. Quella marxista, corne abbiamo già visto, sia essa leninista o meno, non esce dai limiti di una ideologia del potere; quella non marxista invece, deve fare ricorso al pensiero liberale, che è anch'esso un'altra ideologia del potere, sia pur lontano mille miglia da quella voluta dai marxisti. Significato della scoperta socialista di Proudhon A questo punto risulta chiaro perché i socialisti hanno scoperto Proudhon. Questi infatti, una volta letto in chiave riformista, rappresenta l'estremo terreno comune di due campi dati finora corne contrapposti: il liberalismo e il socialismo. Proudhon è insomma contemporaneamente l'estremo equilibrio fra le ragioni della libertà e quelle dell'uguaglianza, è in fondo il coagula di un pensiero che salva i presupposti di una secolare critica al capitalismo senza proporre la morte delle libertà individuali. Bisogna <lare atto dell'intelligenza dei socialisti in questa scoperta del teorico anarchico, da loro reinventato corne socialista liberale. In effetti Proudhon, interpretato in questa ottica, risana malte contraddizioni, e limiti, di quella sinistra non leninista che non vuole cadere (almeno a (3) L. PELLICANI, Che cos'ê il leninismo?, Milano, 1978. 12

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