Interrogations - anno V - n. 13 - gennaio 1978

INTELLETTUALE ORGANICO alternativi di produzione e di accaparramento delle fonti energetiche, e integrare, a tutti i livelli, lo sforzo muscolare-nervoso con l 'elaborazione intellettuale, per modificare ii modo stesso di concepire la cultura e, quindi, la vita. Dalla demistificazione della "neutralita" della. scienza, della oggettivita "in se" del modo di produzione capitalistico e tecnocratico, partendo dalla constatazione, obiettiva, della coincidenza sostanziale dei sistemi produttivi oggi vigenti (al di sopra di ogni "mistificazione" ideologica) nei loro fini ultimi, della sostanziale convergenza degli imperialismi sovietico, americano o cinese, bisogna dedurre la necessita di mutare, in modo rivoluzionario, il principio stesso delle societa autoritarie: la divisione gerarchica del lavoro, ii processo di concentrazione delle decisioni e ii principio organizzativo statale-piramidale. Bisogna ridefinire l'accezione stessa di intellettuale e precisarne il suo ruolo, cioe modificare globalmente ii suo rapporto, all'interno del processo ideativolavorativo, rispetto alla componente muscolare-nervosa de! lavoro stesso; inserire l'intellettuale in una struttura orizzontale e "aperta ", per favorire il processo di socializzazione delle conoscenze, per restituire al processo lavorativo l'unita di teoria e prassi, per combattere la concentrazione oligopolistica del sapere e la progressiva estraniazione del cittadino medio dai "contenuti" della ricerca scientifica; porre cioe le basi collettive, le piu ampie possibili, per la completa autogestione della vita sociale, da parte de! popolo. Ma vorremmo citare, a questo punto, il pensiero di un teorico di campo, "marxista", Raniero Panzieri, che sviluppando tutta una serie di analisi sul ruolo della scienza, scrive sui Quaderni Rossi: "Di fronte all 'intreccio capitalistico di tecnica e potere, la prospettiva di un uso :\lternativo (operaio) delle macchine non puo, evidentemente, fondarsi sul rovesciamento puro e semplice dei rapporti di produzione (di proprieta), concepiti come un involucro che a un certo grado dell'espansione delle forze produttive sarebbe destinato a cadere semplicemente perche divenuto troppo ristretto: i rapporti di produzione sono dentro le forze produttive, queste sono state "p/asmate" dal capitale ". (7) Un' (7) cit. in "L'Ape e l'Architetto" di G. Ciccotti, M. Ciryi,M. de Maria, G. Jona-Lasinio, ed. Feltrinelli, pag. 19. 53

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