Interrogations - anno IV - n. 10 - aprile 1977

BRUNO RIZZI le necessita di sviluppo della produzione. Non fu quindi filantropia, e la burocrazia sovietica per le stesse leggi, e obbligata a « capitalizzare » pel futuro anche se la sua essenza resta tipicamente sfruttatrice. IL PROLETARIATO E di questa classe cosa ne e nell'U.R.S.S.? Tutti sono unanimi nel ritenerlo defraudato, oppresso, sfruttato, ma non una voce si e alzata per vedere se per caso la personalita giuridica del lavoratore che era stata cambiata in seguito alla Rivoluzione di Ottobre. non avesse subita una nuova metamorfosi. Eppure i produttori diretti cambiarono sovente di veste sociale nel corso della storia: furono schiavi, servi, proletari, paria ecc. Non una voce si e alzata naturalmente perche « sta scritto » nella Bibbia marxista che ii proletario sara l'ultima classe sfruttata avente ii disonore di apparire sulla scena della storia, dopo di che le classi scompariranno nell'umanita degli uguali. Le contestazioni pero non sono mancate. L'operaio non e nel nostro paese uno schiavo salariato, un venditore di lavoro-merce » dice la "Pravda". E Trotzky risponde: « All'ora presente, questa formula eloquente non e che una inammisibile fanfaronata. II passaggio delle fabbriche allo Stato non ha cambiato che la situazione giuridica dell'operaio; infatti egli vive nel bisogno lavorando un certo numero di ore per un salario stabilito. Le speranze che l'operaio fondava prima sul partito e nei sindacati, egli le ha riportate dopo la rivoluzione sullo Stato che ha creato. Ma ii lavoro utile di questo Stato si e trovato limitato dall'insufficienza della tecnica e della coltura. Per migliorare l'uno e l'altro, ii nuovo Stato ha dovuto ricorrere ai vecchi metodi, all'usura dei muscoli e dei nervi dei lavoratori. Tutto un corpo di pungolatori si e formato. La gestione dell'industria e divenuta estremamente burocratica. Gli operai hanno perduto ogni influenza sulla direzione delle officine, lavorano a cottimo, vivendo in un malessere profondo, privati della liberta di spostarsi, subenti all'officina stessa un terribile regime poliziesco, l'operaio potrebbe malamente sentlrsi "un libero lavoratore". II funzionario e per lui un capo, lo Stato un padrone. II lavoro libero e incompatibile con l'eslstenza dello Stato burocratico. Tutto quello che noi abbiamo detto, si applica alle campagne con qualche correttivo necessario ». Ma se lo Stato e un padrone e ii funzionario un capo, dato che lo Stato e un apparecchio e che, marxisticamente parlando, 42

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