Interrogations - anno IV - n. 10 - aprile 1977

Da « II collettivismo burocratico » BRUNO RIZZI LA PROPRIETA' DI CLASSE Dato che Trotzky conferisce un valore incommensurabile al fatto che la contraddizione non e passata dal dominio della ripartizione a quello della produzione, vien fatto di pensare che egli concepisca la produzione sovietica come di marca socialista. Ci sembra che questa volta ci sia ancora un'illusione ottica che non e dalla nostra parte. Pel solo fatto che la proprieta e nazionalizzata e l'economia pianificata, si pensa che la produzione sia di una qualita sufficientemente socialista onde assicurarci ii permanere dello " Stato Operaio ». In realta tutto ii sistema di produzione resta collettivo come nella organizzazione delle grandi imprese capitaliste, mentre la proprieta passa dalla forma privata a quella collettiva. Ne viene quindi che se le caratteristiche economiche sono le sole determinanti della natura dello Stato, per quanto riguarda l'U.R.S.S., noi siamo ridotti alle nazionalizzazioni ed ai planl statali. Resta a vedere che cosa rappresenti effettivamente la nazionalizzazione della proprieta nell'U.R.S.S. e qui anche noi, senza avere la pretesa di essere marxisti ortodossi, ci permettiamo di esaminare ii disotto dei fatti. Certamente essa e stata la prima misura rivoluzionaria decretata dalla classe operaia al potere nel fine della costruzione socialista, ma questa si e arrestata con la degenerazione staliniana ed e logico indagare che cosa sia socialmente diventata quella nazionalizzazione che doveva concludere in una socializzazione della proprieta. In un modo semplicista ci si dice che la proprieta e "nazionalizzata ». ~ ben poco per dei marxisti scientifici. Chi la dirige? Non certamente ii proletariato, ma bensl la burocrazia sovietica. Tutti sono d'accordo su questo punto nel campo di Agramante*, e Tratzsky aggiunge • II campo d'Agramante e, per Rizzi, quello delle diverse • chiese • marxiste (Nd.A.). 28

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