CRITICA BAKUNINIANA DEL MARXISMO borghese possono percepire l'essenza delle cose e, soprattutto, possono anti-vedere lo sbocco dialetticamente necessario della guerra in atto fra il vecchio monda e il nuovo monda. I portatori della scienza proletaria diventano per cià stesso l'avanguardia cosciente dell'umanità tutta quanta, colora che sanno e che, sapendo, hanno il diritto e il dovere di prendere nelle loro mani i destini storici della massa proletaria - obunubilata e corrotta dall'ideologia borghese - e di guidarla verso la Ter.r.a Promessa. Conclusione: la dittatura del proletariato ha da essere - nè potrebbe essere diversamente, dati i presupposti metafisici di partenza - la dittatura degli intellettuali marxisti ( 18). In tal modo il marxismo, nello stesso momento in cui proclama il diritto storico della classe operaia ad autoemanciparsi dalla sfruttamento capitalistico, teorizza la subordinazione della classe alla parte cosciente, vale a dire ai dottrinari che si sono identificati con la causa del socialismo e che hanno acquisito una superiore percezione dei fatti passati, presenti e futuri grazie alla Scienza dialettica. Spetterà a Lenin far passare questa singolare concezione della liberazione dell'umanità -dall'utopia alla realtà creando l'arma organizzativa più adatta per instaurare, ove le circ·ostanze storiche siano propizie, il dominio monopolistico di colora che conoscono quale è il destina dell'umanità e quali sono le pratiche necessarie per conseguirlo. La sua dottrina del Partito dei rivoluzionari di professione quale a•vanguardia cosciente non è una distorsione della spirito del marxismo, bensl l'applicazione fedele dei suoi dettami. Solo colora che hanno conseguito una precisa percezione del telos della Storia possono - e debbono - dirigere autocraticamente l'umanità acciocchè essa non devii dal tracciato prestabilito e non si faccia confondere dall'opportn.mismo e dal revisionismo. Sicchè è nella prassi leninista che il marxismo trova la la sua conseguenziale realizzazione storica e in essa palesa compiutamente la sua reale natura: una ideologia a carattere gnostico-millenaristico che ha legittimo il desiderio degli intellettuali alienati a forte vocazione profetico-soteriologica di monopolizzare la rappresentanza esistenziale in nome degli interessi reali delle vittime della società classista. Si capisce anche perchè, una volta conquistata la Città del Comando, gli intellettuali marxisti aibbiano edificato un vero (18) Cfr. L. Pellicani: / rivoluzionari di professione, cit. 53
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