ORITICA BAKUNINIANA DEL MARXISMO tico ed economico. Conseguentemente domina ancora oggi, malgrado i reiterati scacohi subiti dal progetto comunista di edificare il socialismo tramite il Partito unico e la soppressione del mercato, una interpretazione deformante dell'effettivo ·ruolo storico svolto dalla filosofia di Marx. Questa continua ad essere presentata corne l'ideologia della classe operaia, mentre nella realtà non è stata altro che una geniale « derivazione » in virtù -della ,quale il significato elitistico della sua alternativa alla società capitalistico-borghese è stato occultato. Ci troviamo dunque di fronte, per usare un concetto tipico della sociologia marxiana, a un « autoinganno ideologico » o, se si preferisce la terminologia di Max Scheler, a una « menzogna organica » che ha permesso agli intellettuali comunisti di identificare la propria smisurata volontà di potenza con la (presunta) vocazione rivoluzionaria della classe operaia. Il risultato è stato che, dietro la formula ideologica « dittatura del prol-etariato », è stato mascherato - e tuttora continua ad esserlo - il dominio totalitario di una nuova classe sifruttatrice e privilegiata che possiamo senz'altro denominare con l'espressione bakuniniana burocrazia rossa. Come e perchè tutto cià si sia verificato è tema che riohiederebbe un'analisi storico-sociologica di vaste proporzioni. Qui mi limiterà a sottolineare, sulla scia dell'analisi critica di Bakunin, il carattere ideologico - nel senso di prodotto tipico della « falsa coscienza » dell'intellighenzia proletarizzata - della filosofia marxista, applicando ad essa le stesse categorie analitiche elaborate da Marx. I marxisti talvolta dicono che si deve fare un'analisi marxista del marxismo. Ma non l'hanno mai fatta poichè i risultati sarebbero stati distruttivi per la fede nel prossimo av,vento del Regrio e soprattutto per la « buona coscienza » che essa fornisce loro. Infatti, se è vero che tutti i prodotti del pensiero sono condizionati - e deformati - dall'appartenenza di classe di chi li elabora, non si vede corne e perohè il marxismo dovrebbe far eccezione a questa necessitante e ineludibile legge sociologica che rappresenta uno dei pilastri del materialismo storico. Anche n marxismo dovrebbe - se si vuole rispettare le regole del corretto ragionamento - essere considerato una ideologia, cioè una visione deformata e deformante della realtà esprimente precisi e incon!fessabili int•eressi di classe sotto mentite spoglie. Una volta formulato il principio del panideologismo, si <leve accettarne tutte le conseguenze in esso implicito e quindi applicare la tecnica dello smascheramento a tutto e a ·tutti. Come 51
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