ORITIOA BAKUNINIANA DEL MARXISMO cioè con quella forza organizzata corne Stato, che gli ha dato dapprima la nascita e che, con questo doppio monopolio, ha permesso uno sviluppo sempre più grande: di qui la necessità di distruggere sia il monopolio dello Stato politico e sia il monopolio economico » (7). I marxisti, ovviamente, ihanno seguito una via opposta a quella indicata ,dagli anarchici e, in perfetta armonia con la loro concezione della natura e dell'origine del male radicale, hanno instaurato, là <love hanno avuto successo, uno Stato che assomma in sè il monopolio del potere politico e il monopolio del potere economico. In tal modo si è avuto non già la soppressione dello Stato da parte della società, bensi tutto il contrario: la soppressione della società da parte dello Stato, vale a dire l'instaurazione di un sistema totalitario gestito da una oligarchia che monopolizza il know-how e che controlla tutte le manifestazioni della vita sociale grazie a una onnipervasiva macchina burocratico-manaigeriale. Cosi un errore tecnico - l'arbitraria identificazione di potere e proprietà privata - ha generato un processo politico dhe ha portato a un risultato esattamente opposto a quello promesso dai marxisti e previsto « scientificamente » dalla dottrina. Bakunin è stato il primo a prevedere con estrema precisione lo sbocco burocratico-totalitario della rivoluzione marxista proprio in quanto ha capito che -la proprietà pr.ivata dei mezzi ,di produzione non è affatto l'unica fonte del potere e che quest'ultimo pub sorgere corne prodotto spontaneo dell' organizzazione e del monopolio ,del sapere. 'Sopprimendo la proprietà privata senza smantellare -le strutture politiche - questa in sintesi la sua prognosi - i marxisti avrebbero automaticamente « esaltato » i gestori -della macchina burocratica statale e i gmppi sociali in possesso di un patrimonio cognitivo superiore a 1 quello dei semplici lavoratori. Cià gli per- ,(7) A. Lehning: Marxismo e anarchismo nella Rivoluzione russa, Ed. L'Antistato, Cesena 1973, pp. 48-49. Le più recenti ricerche etnologiche e sociologiche confermano la teoria anarchica dell'origine dello Stato, non già quella marxiana: è la violenza l'origine del dominio, non già la proprietà privata. Pertanto abolire la proprietà privata non significa abolire il dominio dell'uomo sull'uomo, bensl. trasferire il comando dai proprietari dei mezzi di produzione ai gestori dei mezzi di amministrazione. Cosa che era stata vista con estrema lucidità da Max Weber prima del 1917 e che la Rivoluzione bolscevica ha puntualmente confermato, creando le condizioni della nascita dello " Stato burocratico-totalitario » (L. Trotsky: La rivoluzione tradita, Schwartz, Milano 1956, p. 110). . 43
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==