Interrogations - anno IV - n. 9 - gennaio 1977

LUOIANO PELLIOANI niste ricorrono al terrore, al lavaggio del cerveHo, alla persecuzione dei dissidenti e alla repressione di ogni forma di protesta da parte della classe operaia, conservano una superiorità morale indiscutibile sulle società capitalistiche basate sulla proprietà pri.vata. Tutto cià avviene perchè i marxisti sono convinti che il male radicale non è inerente alla natura umana, bensl il prodotto di una istituzione - la proprietà privata - che ha pervertito ogni cosa e che quindi deve essere soppressa onde riportare all'unità cià che essa ha diviso. Solo allora la realtà tornerà ad essere quella che era all'origine: una totalità perfettamente armonica. Come si vede, ci troviamo di fronte a un vero e ,proprio dogma teologico, o articolo di fode, con il ,quale il marxista si identifica toto corde - tanto che è disposto a difenderlo con tutti i mezzi, non escluso la persecuzione -dei miscredenti e degli eretici - poidhè da esso dipende la possibilità della salvezza dell'umanità. Infatti, solo a condizione che il male radicale sia esterno alla natura umana .,questa, senza l'aiuto di qrualsiivoglia potenza esterna, puà essere liberata e redenta. Siamo in piena soteriologia gnostica (6). Questo misticismo mascherato abilmente da scienza fu prontamente denunciato dagli anarchici, i quali contrapposero alla teoria marxiana del potere la seguente concezione: « lo Stato non è in nessun modo un prodotto organico della società, nè la conseguenza degli antagonismi di classe, ma è esso la loro causa... Il carattere insostenibile dell'ipotesi della nascita dello Stato e soprattutto il rifiuto -dell'utopia marxista della "soppressione" dello 'Stato attraverso lo siviluppo dialettico del processo di iproduzione, comportano di conseguenza una posizione completamente differente circa la questione del passaggio al socialismo, cioè ad una società ,quaHficata, a bruon diritto, società senza classi e senza Stato. Il socialismo anarchico considera corne un fatto acquisito che la storia è la storia di lotta di classi e riconosce, con Marx, che è dovere del proletariato sopprimere gli antagonismi di classe portando la lotta contro la classe capitalistica al fine di abbattere il monopolio della sua potenza economica. Ma questo monopolio è stato reso possibile attraverso un monopolio del ,potere, {6) Cfr. L. Pellicani: I rivoluzionari di professione, Vallecchi, Firenze 1975. 42

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