Interrogations - anno III - n. 8 - settembre 1976

Costruziondel consenso e condizionamenteollascuola di statoinltalia RobertoAmbrosoli (·) &ianLuigiPascarella (.. ) Ef oPINIONEcomune che la scuola italiana, corne quella di altri paesi ad industrializzazione avanzata, sia in crisi. E' un'opinione alla quale contribuiscono in larga misura le forze conservatrici, che rilevano con inquietudine la sempre maggior difficoltà delle strutture scolastiche a svolgere la propria tradizionale (o supposta tale) funzione educativa, la diminuzione dei livelli di preparazione degli alunni, la crescente disoccupazione intellettuale di diplomati e laureati, il tutto portato a testimonianza di un decadimento ormai prossimo al crollo. Ad una scuola in crisi, perà, fanno riferimento anche coloro che ne sottolineano, con qualche speranza invece che con rammarico, i fermenti innovatori, i nuovi contenuti, ed auspicano che da cià possa nascere un'istituzione riconciliata con il proprio ruolo ed i propri interlocutori. E' nostra opinione che entrambe le prospettive siano prive di fondamento. Nelle pagine che seguono, cercheremo di dimostrare che la crisi è in realtà un'evoluzione, al termine della quale non c'è nè il disastro, il caos, nè la c:sctiola ·nuova:. che insegna ad essere più saggi e più giusti. Al termine dell'evoluzione (sempre che essa proceda indisturbata) c'è una scuola di regime la cui funzione non à dare la sapienza ma l'ignoranza, (•) 34 annt, tnsegnante. Collaboratore dt « A • Rivista Anarchica ». Coautore di « Anarchismo '70: un'analisi nuova per la strategia dt sempre » (1973). Ha già scritto su Interrogations (n. 3, settembre 1975) « Il movimento cooperativo : ctall'utopia ai nuovi padroni ». ( 0 ) 22 anni, studente della Facoltà di ~agistero, laureando in Pedagogia all'Università di Bologna. '

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