Interrogations - anno III - n. 8 - settembre 1976

AMBROSOLI / PASCARELLA genitori, se, cioé, l'azione educativa (o diseducativa) svolta dalle due istituzioni, scuola e famiglia, é coerente e ben amalgamata, se i fini perseguiti dalla prima trovano riscontro e avallo in quelli perseguiti dalla seconda. E' un modo tra l'altro, di «ridare energia» all'istituto familiare, ormai incapace da solo a garantire il condizionamento cui i giovani devono essere sottoposti. La scuola va sostituendosi alla famiglia, sia perche', nonostante il discredito apparente di cui é fatta segno, é ancora più efficiente, sia perché il tipo di «educazione» richiesta dalla società é differente da quella, stereotipata e antiquata, che viene elaborata nel rapporto tra genitori e figli. Il modello di socializzazione attuato nella scuola italiana é, dunque, quanto mai «elastico». Non richiede l'adesione a rigide concezioni ideologiche, né fa riferimento esplicito a specifici codici di comportamento di cui si richiede l'attuazione. E' basato, piuttosto, sul condizionamento psicologico degli allievl: mira a stimolare la volontà di adattamento, la rassegnazione alle regole imposte dall'alto. Mira a trasformare ogni ribellione ed ogni assenso, non in un fatto di raglone o torto, ma in un problema di inserimento o emarginazione, cioè di appagamento o infelicità. L'ordine sociale esistente fuori della scuola, quindl, non viene legittlmato (e accettato) in quanto tale, ma attraverso l'assuefazione a certl meccanisml di funzionamento che gli sono propri: la delega di potere, la divisione del lavoro, la rlcerca del prestlgio, eccetera. Scuola e socleta' I N CHESENso,un simile modello di sociallzzazione è funzio~ale al nostro assetto sociale? Per rlspondere, blsognerà ricordare che la società ltaliana, corne quella degli altrl paesl tardocapitalisti, è ln via di trasformazione. Nel quadro generale di uno spostamento del potere, dalle mani della borghesia cap!.; talistica in quelle della cosiddetta tecnoburocra.zia (29), siamo in presenza di un assetto istituzionale estremamento fluido, caratterizzato dall'ascesa di nuovi gruppi dirigent! non ancora (29) U'argomento è stato trattato, ormai, da moiti studiosi di diverse scuole politiche e sociologiche, tanto da non meritare cltazlonl al riguardo. Per una trattazione anarchica dello stesso, comunque, vedas! AA. VV., Anarchismo 70, Quademi de l'Antistato 3, Cesena 1973, nonchè i numeri precedenti di Interrogations. 24

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