Interrogations - anno III - n. 7 - giugno 1976

PROGRAMMA ANARCHICO loro quantificazione e collocazione temporale non è possibile. Il tempo nécessario allo sviluppo ottimale delle condizioni soggettive per la rivoluzione libertaria (e addirittura la possibilità che ad essa si possa arrivare in un arco di tempo ragionevole) è legato a tali e tanto variabili che ogni previzione pub solo ritlettere il pessimismo o l'ottimismo di chi la formula. Si pub solo dire che, allo stato attuale delle cose, ne siamo ancora lontani ed il compito che ci spetta è enorme. [ ... ] ) 21. E ' POSSIBILE tracciare una serte di obiettivi intermedi di tappe successive che detiniscano la strategia rivoluzionaria solo nel senso di tlna progressiva costruzione degli obiettivi finali stessi, cioè di una progressiva realizzazione delle condizioni soggettive favoravoli alla rivoluzlone sociale libertarla. In questo, mezzl e fini si identitl• cano e la crescita degli uni corrisponde al graduale perseguimento d~gli altrl. Questo non nega ognt valore rivvoluzionario a tutte le mille lotte particolari con cui gll sfruttati e gli oppressi strappano ai padronl briciole di benessere e frammenti di libertà o dltendono queste con• 4uiste. Anzi, è principalmente con la presenza degli anarchici in questi episodi del confiltto sociale che possono maturare le condizioni rivoluzionarie. E' fuori discussione, in ogni caso, che tali lotte, indipendentemente dalla loro valldità per il fine rlvoluzionario, rivestàno gtustamente grande importanza per le classi inferiori, cui sarebbe insensato chiedere dl rinunciare a vivere sin d'ora un po' megllo. Neghiamo perb che le conquiste parziali che escono da queste lotte si possano allineare in una progressione che ci avvicina oggettivamente alla rivoluzione. L'intervento degli anarchici in queste lotte è motivato dal valore soggetttvo < cioè di maturazione sociale dei loro protagonisti) che essere possono avere, soprattutto se si pre!iggono oblettivi e si usano metodi tendenzialmente libertari ed egualitari. Cosl, ad esempio, le rivendicazioni che mirano sul luogo di lavoro ad attenuare la disuguaglianza tra i lavoratori hanno valore solo in quanto possono maturare negll sfruttati uno spirito solidale ed una volontà livellatrice, non perchè sia possiblle una progresslva eliminazione della dfsuguaglianza sino ad unificare gli interessi oggettivi dei lavoratori. Esistono infatti margini di disuguaglianza incomprimiblli, perchè funzionali al sistema di sfruttamento. Cosl, anche le battaglie per conquistare maggiori spazi di libertà hanno valore solo in quanto possono accrescere la ribellione antiautoritaria degli oppressi. Anche in fatto di libertà esistono margini indilatabili perchè funzionali allo stato, ed infatti le battaglie in questo campo nei regimi formalmente «democratici» corne quello itallano, sono per lo più volte a difendere le llbertà esistenti dagli attacchi del potere, sono cioè difensive e 119

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