G.A.F. tano prevalentemente (ma non solo) secondo il proprio rapporto di produzione tipico, cioè mediante l'estorsione del plus-valore ai lavoratori salariati, in un regime di mercato della manodopera e d ei prodotti. I «nuovi padroni», che ne! paesi sedicenti socialisti sono la classe dominante ed in quelli tardo-capitalistici dividono il dorninio con la borghesia, in un equilibrio dinamico che si sposta costan temente a loro favore, sono i tecnoburocratt. 7. LA i.uovA classe dominante, la tecnoburocrazia, si defin isce in quelle attività della sfera del lavoro intellettuale corrispon denti a funzioni direttive nella divisione gerarchica del lavo ro sociale. I nuovi padroni svolgono queste funzioni e ne derivano i re lativi privilegi e poteri non in virtù di diritti privati di proprietà gi uridica sui mezzi di produzione, ma in virtù di una sorta di proprietà in tellettuale, cioè sui possesso delle conoscenze inerenti alla direzione dei grandi aggregati econornici e politici. Nella forma attuale più compiuta del loro dominio, cioè negli stati sedicenti social!sti, i tecnoburocrati gestiscono monopol isticamente il potere politico ed economico ed esercitano il loro sfruttamento non in modo individuale bensl collettivamente attraverso una «proprietà di classe» dei mezzi di produzione. Essi si appropriano cil una quota privilegiata di beni e di servizi non direttamente corne i capitalisti, ma indirettamente attraverso lo stato che incarnera qu esta quota «di classe» e la ripartisce poi tra i suoi stessi funzionari in modo differenziato secondo la posizione occupata nella pirarni de sociale, cioè secondo l'importanza gerarchica della funzione svolta. Nel mondo occidentale tardo-capitalistico i nuovi padroni presentano caratteri meno distinti ed il loro rapporto di sfruttamente specifico è intrecciato con il rapporta di sfruttamento capitallstico. Essi derivano storicamente e funzionalmente dal ceto media i mpiegatizio al servizio della borghesia capitalistica. Lo sviluppo delle società per azioni, dei trusts commercial! e finanziari, delle imprese multfna. zionali ed il progressive estendersi delle funzioni statali in campo economico e sociale, hanno generato e generano le condiz ioni per la accresciuta importanza e potere dei vertici tecnici ed amministratlvl delle imprese e delle istituzionl statali. Burocrati (dirigen ti statali) e tecnocrati (managers delle imprese private) costituiscono due aspetti della nuova classe, ancora differenziati anche se mediati dall'ibrida figura del dirigente di impresa pubblica. I tecnoburocrati si appropriano dei loro privilegi di class e, cioè dei frutti del loro sfruttamento, attraverso gli elevati compensi (sti• pendi, premi, servizi, emolumenti per cariche societarie). Questi compensi ne! caso dei managers di impresa priva.ta possono essere economicamente visti corne profitti aziendali mascherati (cioè plus-valore capitalistico ). I compensi privilegiati dei dirigent! statali viceversa sono tipicamente tecnoburocratici. 112
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