Interrogations - anno III - n. 6 - marzo 1976

Git lntellettualt corne «classe» AGLI occhi di Bakunln tale partlto, costituendosi inevitabilmente ln organlsmo produttore e monopolizzatore della «sclenza rivoluzlonaria>, perchè diretto in ultlma analisi da una él11tedi intellettuall, non taceva altro che rtproporre, nella pratlca effettiva del Iavoro rivoluzionarlo, quella divisione /ra sfera tntellettuale dtretttva e sfera manuale esecuttva, che st voleva sanare nell'obbtettivo finale del comuntsmo. I mezzi cioè, nello schema ma.rxtano, risultavano dl natura diversa rtspetto al tlnl persegulti. La contraddizione è colta da Bakunin in questo modo «Dicono [1 marxisti] che questo glogo dello Stato, questa dlttatura è una misura transitorla nec~ssarla per poter raggtungere la emancipazlone integrale del popolo: l'anarchia o la llbertà sono il fine, lo Stato o la dittatura sono il mezzo. E cosl per emancipare le masse popolari si dovrà prima di tutto soggiogarle> (76). Ne consegutva che 11 superamento della «proprtetà tntellettuale> dei niezzi di produzione passava attraverso la distruzione della «proprtetà tntellettuaze, del processo rivoluzionarto. Il «partito>, intatti, in virtù della tunzione intellettualedlrettlva svolta, avrebbe avuto ~ pratlca 11 domlnlo sulle classl popolari, cul era assegnata la tunztone manuale-esecutlva dt massa dl manovra. Le conseguenze soclo-polltlche dl tale pratica sarebbero state, per Ba.lmnin, estremamente netaste; abituate ad ubbidlre durante 11 processo rlvoluzlonarlo s1 sarebbero rlltrovate sottomesse ad una «nuova classe> dopo l'avvento della rlvoluzlone. La traccia bakuniana veniva ripresa circa trent'anni dopo dal llbertarlo polacco Walclav Makhajskl. In un piccolo opuscolo uscito nel 1898, lntltolato L'evoluztone della soctaldemocrazta, rlassumeva le generali intuizionl bakunlnlane in uno schema più preclso e dettagllato. Il sociallsmo non è l'ideologla del lavoratori manuali, ma quella di una «nuova classe media (76) C!r. M. Bakunln, Stato e anarchla, in M. Bakunin, Stato e anarchia e altri scritti, clt., p. 191. Contro la teorlzzazione e la pratlca della «fase dl translilone», cloè della costruzlone a tappe del soclallsmo, sl sono sempre trovate concorsl tutte le tendenze dell'anarchlsmo. Jean Grave ha scritto, per esempio, che la «rivoluzione non deve avere per scopo di mettere nelle manl dl una mlnoranza «lntelllgente» la forza che gll cpern'iettera» di. esegulre le trastormazioni necessarie per instaura un nuovo stato sociale C••• >. In una parola la rlvoluzlone sociale non puô comprendere due perlodl». J. Grave, Une des Formes nouvelles de l'E1prli polWclOD, Pa.rlgl, Temps Nouveaux, 1911, p. 7; cfr. anche dello stesso, La conciuate des pouvoirs publics, Parlgi, Temps Nouveaux, 1911. ,

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