---------··--···-····---···········-------------····· .. ······ ... ----- Nico· BERT! di sfruttamento esprime: il nodo universale della ricorrente, millenaria e inesauriblle fonte anti'nomtca fra libertà e autorità, uguaglianza e gerarchia, vale a dire la persistente riproduzione del potere tn quanto tale (56). Cosl, ad esempio, rispetto alla teorizzazione e alla prassi della dtttatura del proletartato che si presenta corne nuovo e insteme corne ultimo potere, giustificato nella Russia rivoluzionaria da eccezionali oilrcostanze storiche -secondo 1 suoi teorici ed apologetJ.L--l'analisi anarchica rllegge ancora una volta i tratti costantt comuni ad ogni altro potere storlcamente costitulto. In quanto tale esso tende ad autoperpetuarsi attraverso una dinamica già presente, in altre rivoluzioni moderne non solo perchè tl proletariato, in questa dittatura, c'entra «corne· c'entra 11 popolo net regimi democraticb, ma anche perchè se è vero «che serve oggi anche a difendere la rivoluzlone dai suoi nemici estemi ( ... ) servirà domani per imporre a1 lavoratori la volontà dei dittatori, arrestare la rlvoluzione, consolidare 1 nuovl interessi che si vanno costltuendo e difendere contro la massa una nuova classe privllegiata. Anche 11 Generale Bonaparte servi a difendere la rlvoluzlone francese contro la reazione europea, ma nel dlfenderla la strozzô. Lenin, Trotzkt e compagni sono di sicuro dei rivoluzlonarl sinceri ( ... ) ma essi preparano 1 quadro govemativi che serviranno a quelll che verranno dopo per proflttare della rivoluztone ed ucctderla. Essi saranno le prime vittime del loro metodo, e con loro, io temo, cadrà la rivoluzione. E' la storia che si ripete: mutatis mutandis, è la dittatura di Robespierre che porta Robespierre alla ghigliottlna e prepara la via a Napoleone, (57). Tutte le considerazioni politiche, ideologtche e strategiche sulla diversità storica di questo o quel potere, sebbene important!, sono qui subordinate, nella «profetlca, conslderazione malatestiana, all'irrtducibile urgenza antiautoritarla del discor- (56) Questa vlslone è stata rlpetutarnente critlcata da. parte marxista. Gra.nusci, corne è noto, ha scrltto che eua sfocla ln una. generlcltà priva di concretèzza. perchè «n'lentre U movtmento ana.rchico è una. tendema della splrito wna.nQ in quanta tale (del bol'ihesi e del proletarl) ((lllello) sociaJlsta è speclfico della. classe opera.la in ree!me capltaliat&>. A. Oramaci, L'orcUne nuovo, 1919-1920, Torlno, Einaudi, 1964, p. 477. (57) Da une Jettera dl Errico Malatesta a Lutai Fabbrl dat&te. Londra, 30 lugllo 1919. Cfr. E. Malatesta, Scrtttt 1Celtl, Napoll, R.L., 1947, p. 163. Allo stes,50 riguardo riterendosl aile esperienze rlvoluziona.rle dell'89 e del '48, Proudhon scrlveva «Ecco perchè fino al noetrl glornl Je rivoJuzloni plC J1berantl, e tutte Je etfervescenze della llbertà, sono andate a flnlre ln un atto dl tede e di sottomlsslone al potere; perché tutte le rivolu zionl sono servite soltanto a rlcostltulre la tlrannla>. P. J. Proudhon, lcJH 16nérale de la révolution au dix-neuvième siècle, Parlai, Garnier, 11151, p. 118:
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