Interrogations - anno III - n. 6 - marzo 1976

NICO BBRTI umana corne presldlo di libertà contro le impllcazloni autorltarie del governo della sclenza; tale rtvolta perô non ha solo questo scopo perchè essa è pratlcata non «per dlstruggere la scienza -che sarebbe un delitto di lesa maestà- ma per rlmetterla al suo posto, ln modo che non possa allontanarsene mal più> (36); vale a dire per assegnare alla sclenza la sua vera tunzlone che non deve essere costttuttva nel confrontt della vita, bensl soltanto regolativa. A lato perô di queste glustificazlonl ldeologiche del govemo della scienza, vi è un'altra importante tesi, cul sopra abb1amo fatto un breve cenno, che spinge al riconoscimento di un tale govemo corne fatto oblettlvo e necessario; la teortzzaztone della àtsuguaglianza naturale e la conseguente artstocrazta dell'intelligenza. La componente 1ntellettuale-mer1tocrat1ca sanzlonando non più una disuguagltanza stortca ma naturale, supera non solo ogni precedente glustificazione ideologlca della gerarchia sociale ed umana, ma stabilisce e precisa, in questa gerarchia, del caratterl assolutamente immodlficabili. E' evidente infatti che, mentre gli lmpedimentl dl carattere storico sono tutti, volendo, eliminab111,quelll di carattere naturale, sono, al contrario, inamovibili: ammesso che fosse possiblle vlolentare la natura, quali forze storiche, sociall, politlche ed umane assumerebbero questa responsabil'lità? Chi, in altri terminl, porrebbe il proprio ordine in antitesi con quello naturale? Su questo punto dectstvo per la formulazione pratlca e teorica dell'emancipazione, la «sedlcente arlstocrazia dell'lntelllgenza, si esprlme storlcamente, secondo Bakunln, corne c:l'ultimo rifuglb della volontà dl dominio> (37). Ultimo rlfuglo perchè, confutata ed abouta ognl glustificazlone storlca della dlsuguaglianza, non rimane che quella naturale che, se fosse vera, renderebbe oggettivamente lmposslbile la costruzlone sociale libertarta. Se le caratteristiche fondamental11degli uomlni, se le loro attltudinl e le loro capacità sono gerarchicamente diseguali in modo indizlonl generall dell'eslstenza e dello svlluppo sla della specle urnana ln generale, sla dl questa o quella razza, dl questo o quel popolo, dl tale classe o categorla dl Individu!; dl occuparsl altresl delle cause renorall della loro prosperltà o decadenza, e dei mezzl generall per farli avanzare ln tutte le specle dl progre.=». (perdo dl!ll:1111C!enzlati RI ouà dire) ucome ltlll, clà, che si disse del teologl e dei metaflslcl: essl non hanno nè senso, nè cuore per gll esserl lndivlduall e vlventb. Ibid., p. 90 passim, pp. 95-96 passim, p. 90. (36) Ibid., pp. 95-96. (37) M. Bakunln, GU incantatorl (Artlcoll scritti per cL'Egallté», J 869), ln Stato e anar(\hla e al tri scrittl, Mllano, Feltrlnelll, 1968, p. 264. 80

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