Interrogations - anno III - n. 6 - marzo 1976

La radice dell'alienazione e quindl della posslbile· dlvlnlzzazlone della sclenza, si trova dunque per Bakun1n, nel suo stesso limite lntrlnseco: l'astrazlone. Un limite lnsuperabile che pone la sclenza sempre al dl sotto della vlta (24). Ma è proprio a partlre da questa base che puô svllupparsl un processo divlnlzzante, nel momento cloè ln cul si opera una dlcotomla fra corpo sclentlflco e corpo sociale, fra vlta reale e v1ta 1ntelIettuale, fra masse· ed élite. E' evidente che a questo punto il dlscorso si allarga dal carattere fllosofico del problema, al carattere plù pregnante e concreto della dlmensione ·poUtlca. Bakunin a tale proposito sposta ora 11dlscorso sul piano storico, preclsando che 11 gludizio sulla sclenza rlsale lnevitabilmente agll sclenzlatl: e alla loro organizzazlone. Proprio ln vlrtù dl un monopollo effettlvo sulla sclenza, 1 saplenti «restano corne tali al dl fuorl della vlta sociale (formando) certamente una casta a parte che offre malta analogia con la casta dei pretl. L'astrazlone sclentlflca è 11loro Dio, le lndlvldualltà vlventi e reall sono le vittlme ed essi ne sono gU immolatori consacratl e patentath (25). L'analog1a operata da Bakunln fra «casta rellgtosa> e « casta sclentitica» s1 basa evldentemente sull'unico punto che a suo gludlzlo Je accomuna: 11monopoJlo effettlvo delJa propria rispettiva «protessione,, del proprio r1spett1vo sapere. Anche qui, come·per Stlrner -pur con prospetttve diverse.-.:..la natura dell'oggetto, per quanta capacità Uberatorla possieda, non è garanzta sufflclente per innestare 11 processo dt Jiberaztone timana. Ciô che declde 11destino dl questa llberazlone è 11modo ln cul essa vlene operata, modo che puô ventre ·solo «daJ basso,, attraverso cloè una partecipazione responsabile e popolare che rompa e sovverta i ruoli autoritari inerenti ad ogni monopollo. Ecco perchè 11 monda ·della sclenza pur riferendosl a quello vivente e materiale, perchè ne è la espressione generale ed astratta, ha un limite rlspetto alla vlta «che sala crea spontaneamente tutte le case e gli esseri realh (26), limite che rtsulta invallcablle. Perchè la sclenza «non crea nulla; constata e riconosce solamente le creazloni della vita, (2'7). (24) Scrive Bakun!n «La sc!enza comprende 11 pensiero · della realt.à, non la realtà steesa; il pens!ero della vita, non la vlta. Ecco il suo llmtœ, Il solo limite che essa non ouo varca.re, perchè è un limite dato dalla natura stessa del penslero, che è ·runlco organo della sclenza,.' Ibid., p. 88. 76 (25) Ibid., p. 92. (26) Ibid., p. 88. (27) Ibidem.

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