Interrogations - anno III - n. 6 - marzo 1976

ANTICIPAZIONI ANARCHICH! e le lntulzlonl anarchlche -datate di oltre un secolo (2)- sui complesso fenomeno che ancora oggl vlene iatlcosamente avv~rtlto e capi,to: l'avanzata in tutto il mondo industrialmen'te avanzato della nuova classe dominante: la tecnoburocrazla. Spunti ·ed analisi anticipatrici, ed a volte «profeticb, che qui cercheremo di presentare e di svolgere conslderando -~n arco di tempo che abbraccia le prime formulazloni teorlche a questo riguardo e l'avvento della Rlvoluzlone russa, con la co~- seguente edificazione della prima socletà tecnoburocratlca della stor1a (3): un arco che va, grosso modo, dal 1840 al 1920. Dopo il 1920-25, infatti, non si puô plù par lare di «anticipazionb (lai momento che 11domlnlo dl classe tecnoburoératlco è una realtd nell'U.R.S.8, (una realtà che sarà via via scoperta, pur con diverse ln~rpretazioni, da aitre forze politlche (4) ). Inoltre anche nell'area capitalistica le strutture soc.tpeconomlche vanno progressivamente e rapidamente mutando a partlre dagli anni '20 e nel mutamento la «nuova classe> va rafforzando ed estendendo il sui prlvileglo ed il suo dominio. I due sisteml (quello nuovo sedicente csociallsta> e quello tardocapltalista) esprimono in una progresslva convergenza (5) quel nuovo rapporto dl domlnazlone e disfruttamento antlclpato, lntuito dagÙ anarchici. I nuovl padronl fondano 11loro potere su una sorta dl cproprletà intellettuale> del mezzi dl produzloQe, cloè sul possesso delle conoscenze lnerentl alle tunzlonl dlrettlve dei grandi aggregatl economlci e poUtlci: (6). La loro forma dl struttamento non vlene esercltata in modo 1ndlvlduale (corne quella borghese) bensl collettlvamente, dalla classe, e si puô parlare dl cproprletà dl classe> (7). (2) In verità il rapporto lntelllgbenzia-proletarlato corne rapporto ·'di dominazione-dipendenza che vede la !ormazlone di una nuova éllte nello «stato magglore» del movimento operalo, tu avvertlto nell'Ottocento e primo Novecento anche da aitre !orze polltlche che non trassero pero le dovute conseguenze. C!r., ad esempio, G. Le Bon, Ps:vcb,olo,rle du 10Clallame, Parlg1, Alcan, 1908, pp. 61-69' W. Bombe.rt Le IOC!laUamet le aou'ftmen1 social &11 XIX' siècle, Pârîii, Olard et Bnère, 1898, p. 13'1; R. Michela, La aeeloJogla del parUto pollUco nella democrazia mod~ Bologna, Il Mulino, 1966, p. 235;· E. Bernstein, 1 presupostl del soctallsmo e l complU della soc1aldemOCJ'!IZla, Bari, La.terza, 1968, p. 261. (3) Rlniandlamo a questo proposito all'orm~i classlco e fondamentale testo dl B. ·Rizzl, Il collettlvtsmo burocratico, Imola, Oaleati, 1967. (4) C!r. B. Bongiovanni (a cura di), L'antlstalinismo dl atnlava e la natura sociale dell'URSS, Mllano, Feltrinelli, 1975. (5) L. Lanza in AA.VV., Anarchlsmo '70: un'anallsl nuova per la 1irategla di sempre, Cesena, L'Antlstato 1973, pp. 56-57. (6) Ibid., pp. 51-62. (7) B. Rlzzi, D colletUvi&mo buroeraUco ... , cap. Ill. 71

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