Interrogations - anno II - n. 5 - dicembre 1975

lNTERPRETAZIONE DEt FASCISMO l'attuazione di quella «rivoluzione culturale» (47) predicata dai suoi ideologi. Anche in campo culturale notiamo quindi un nuovo modo di gestire il consenso, che si distacca qualitativamente dai precedenti regimi liberali. Abbandonato il mito dell'individuallsmo borghese, il fascismo ottiene il consenso con metodi che fanno presa non sull'individuo singolarmente preso, ma sulle masse nel loro complesso. Una «psicologia di massa» attuata per le masse. La mobilizazione delle masse viene ricercata per ottenerne non solo un passivo consenso, ma anche una partecipazione popolare attiva alla «rivoluzione fascista» (48). In questa prospettiva la «mitologia,> del regime serve a creare un senso nuovo di collettivita. Le adunate oceaniche e le altre manifestazioni spettacolari del regime stimolano una mobilitazione emotiva che viene utilizzata per la mobilitazione produttiva, per fare non solo accettare ma addirittura «volere» alle classi sfruttate sforzi e sacrifici altrimenti inaccettabili. Tutta la «politica di massa» del fascismo ha cioe come prlnclpale scopo il «potenziamento» de! fattore produttivo mano d'opera. Una nuova classe dirlgente C REDIAMO di aver enucleato (sia pur schematicamente) dalla composita realta del fascismo i principali elementi caratterizzanti. Analizzando la politica economica, segnata dall'intervento statale, dalla creazione di grosse concentrazioni oligopolistiche, dalla programmazione di stato, dal nuovo ruolo assunto dalle dirigenze aziendali e politiche, ricaviamo la convinzione che il fascismo e stato un movimento teso a trasformare i cardini dell'economia capitalistica tradizionale. La classe (47) Cfr. Cannistraro, La fabbrica del consenso, fa11cbmo e m84iimedla. Bari, 1975, pag. 7. E' curioso notare l'implego da parte fasclsta di un termlne che oggigiorno ha una connotazione maolsta. (43) Dice ii De Felice (op. cit., pag. 40): «Checche dlca tanta gente, secondo me si: si puo parlare di fenomeno rivoluzionarlo; pero nel senso etlmologlco della parola, perche se sl pretende di parlare di rlvoluzlone dando alla parola un valore morale, !)ositlvo. . . allora e evidente che ii fasclsmo non fu una rlvoluzlone. . . In quest:i. prospettlva io dlco che 11 fas:ismo e un fenomeno rlvoluzionario, se non altro perche e un regime e ancor plu un movimento. . . che tende a.Ila mobilitazlone, non alla demobl!ltazione, delle masse, e alla creazlone di un nuovo tlpo di uomo». 81

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