lNTERPRETAZIONl DEL FASCISMO leggi sulla disciplina del lavoro: l'istruzione conseguita dai titolari, le loro occupazlonl, l'ammontare delle retribuzlonl, gll infortuni sul lavoro e le malattle contratte, 11numero delle tessere delle assicurazioni sociali, le date di inizio e di cessazione dei rapporti di lavoro> (40). 11 sindacato e dunque strumento di regime usato per ottenere 11consenso dei lavoratori alla politica del fascismo. Questo non significa che gli interessi economtcl del lavoratori siano stati completamente dimenticati. Indubbiamente durante 11 tasclsmo cl tu una compressione salariale monetariamente tanglblle, ma accanto a questo regresso, va segnalata l'evoluzione della previdenza soclale e 11riconoscimento di alcuni vantaggi, quali le ferie pagate, l'indennlta. di licenziamento, gli assegni fam111ar1,la conservazione del posto di lavoro in caso di malattla, le varie forme di assistenza mutualistica, l'abbassa.mento dei limit! di eta per 11pensionamento, ecc. Tali migliora.menti tanno pa.rte del «Programma sociale» del fascismo e del nazismo, attraverso cui si mira ad assumere una parvenza di quello che oggi chiameremmo «Welfare state». Nel contempo, rivelano che lo stato fascista e ormai ben lontano dallo stato liberale cost come 11slndacato non e piu una controparte de! datori di lavoro. Molte delle funzioni del sindacato, comunque, vengono sempre piu assorbite dalle corporazloni. Questo organismo, istituito formalmente nel 1930, ma che prende vita eUettiva negli anni '34-'35, doveva superare la divisione tra lavoratori e padroni, tra individuo e stato in una chlara visione interclassista (41). I compitl principal! delle corporazioni sono infatti quelll di regolare 1 conflltti sorgenti tra le associazlonl collegate (sindacati), di perfezionare la produzione, di creare uUlcl di informazlone del lavoro, dl regolamentare l'apprendlstato, di tutelare l'osservanza delle norme sulle condizioni del lavoro. Ma non sono solo questl. Valga a questo proposlto una passo della Carta del Lavoro (42): «Le Corporazioni costituiscono l'organlzzazione unitaria delle forze della produzione e ne reppresentano integralmente gll interessi. In forza di questa lntegrale rappresentanza, essendo gli interessi della produzione lnteressi nazionall, le corporazioni sono dalla legge riconosclute come organ! di stato. Quall rappresentantl degU (40) 0. SapelU, Fasclsmo, crande lndustrla e sindacato. Milano, 1975. (41l E' interessa.nte osserva.re la «v!cina.nza ideologica» del fasclamo con la socialdemocrazia: 1 termini sono quasi it11stessi e l'obiettivo t1l identico, confondere le differenze tra sfruttatori e sfruttati. <42) La Carta del Lavoro emanata nel 1927. n
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